Ryanair smentisce le indiscrezioni giornalistiche riguardo la sua presunta intenzione di comprare la compagnia aerea Air Italy, con sede ad Oblia, della quale l’11 febbraio 2020 è stata annunciata la prossima liquidazione. Lo rivela il chief commercial officer della società irlandese, David O’Brien, in una conferenza stampa a Milano. O’Brien ha precisato che Ryanair non ha <<nessun interesse>> a comprare Air Italy ma punta a riempire lo spazio lasciato dall’italiana, significativo soprattutto in Sardegna. La compagnia aerea con sede ad Olbia, quindi, proseguirà con la liquidazione, seguita ad una serie di obbiettivi mancati da parte della società e di aspettative deluse.
Le storia
I proprietari di Air Italy sono Alisarda, per mezzo dell’Aqua Holding, al 51% delle quote e Qatar Airways, al 49%. Il marchio Air Italy nacque nel 2005, come una piccola compagnia aerea con sede a Gallarate, in Lombardia. L’azienda attuale, in realtà, era nata con il nome di Meridiana nel 1963, in Sardegna. Questa nel 2011 acquistò il 100% della concorrente piemontese, della quale prenderà il nome nel 2018.
La scelta di cambiare il nome da Meridiana ad Air Italy, voluta soprattutto da Qatar Airways, non fu dettata da semplici ragioni di marketing. Infatti Alitalia nel 2018 si trovava per l’ennesima volta vicina al fallimento, poi evitato solo grazie all’aiuto dello Stato italiano, che ha “prestato” all’azienda agonizzante 400 milioni di euro. Come sostenuto anche da O’Brien, è molto probabile che Qatar Airways si aspettasse un fallimento della storica compagnia aerea italiana, il cambio di nome quindi sarebbe stato un tentativo di porsi come potenziale nuova compagnia di bandiera della Penisola.
Meridiana, dal 2018 Air Italy, nacque come compagnia aerea finalizzata a migliorare i collegamenti con la Sardegna, dove infatti si trova la sua sede legale. In particolare la società puntò sempre molto sul turismo in costa Smeralda, vicino Sassari. Ancora nel 2019, anno prima della liquidazione, la maggior parte delle tratte di Air Italy riguardavano la Sardegna o il Mezzogiorno.
Le cause della chiusura
La decisione di chiudere e liquidare la società è stata dovuta a diversi fattori, prime fra tutti le difficoltà finanziarie in cui Air Italy si trovava anche prima di cambiare nome. Un elemento importante è stato senz’altro l’ennesimo salvataggio di Alitalia, il cui fallimento avrebbe lasciato nella Penisola spazio alle piccole concorrenti della compagnia di bandiera. I proprietari di Air Italy avevano puntato molto su questa possibilità.
Su Air Italy ha anche pesato molto lo stop ai voli dei Boeing B 737-Max per il mancato rispetto delle norme di sicurezza da parte dell’azienda americana produttrice di areomobili. Infatti questo era il modello di 2 dei 12 aerei in possesso della società, che quindi è stata costretta a ridurre i voli in modo significativo.
Inoltre, come osservato da David O’Brien, la difficoltà di Air Italy è stata dovuta ad una squilibrata legislazione fiscale in Italia per quanto riguarda i piccoli aereoporti. Lo chief commercial officer di Ryanair ha denunciato come la tassa detta Addizionale Comunale, prevista per gli scali areoportuali minori, rappresenti un costo insostenibile per molte compagnie aeree.
I piani di Ryanair
«Leggendo i giornali venendo qui ho avuto l’impressione che vi attendiate un annuncio della nostra intenzione di comprare Air Italy. Lasciatemelo dire con chiarezza: non abbiamo alcun interesse a comprare Air Italy»
Questa è stata la dichiarazione di David O’Brien durante la conferenza stampa tenutasi a Milano. Ryanair ed Air Italy non hanno mai avuto nessuna forma di contatto, niente di quanto nelle mani della società italiana in fase di liquidazione è reputato come appetibile dalla compagnia irlandese. Il piano del colosso dei voli low cost, in realtà, è solo di sfruttare il vuoto lasciato da Air Italy in Sardegna ed in Italia per espandersi nello Stivale. Infatti, Ryanair si sta già muovendo per ottenere dall’autorità areoportuale di Olbia l’autorizzazione ad aprire una nuova base nell’isola a sud della Corsica, che si aggiungerebbe a quella già presente nell’areoporto di Cagliari.
In Italia saranno subito aperte 3 nuove rotte ma i piani d’espansione di Ryanair nella Penisola sono molto più ampi. La società stima una crescita dei suoi affari in Italia fra il 3% ed il 4%. Inoltre, per potenziare le filiali dello Stivale sono previsti investimenti per 200 milioni di euro.