Nel bilancio del 2020 Amazon ha registrato un utile netto di 21,3 miliardi di dollari. Si tratta di un risultato straordinario se si paragona a quello del 2019, di 11,6 miliardi, con un aumento dell’84%. La spinta determinata dalle condizioni di vita particolari dovute alla pandemia ha solo accelerato una crescita già forte. Anche se, con l’allentamento delle misure di sicurezza, gli incassi del colosso dell’e-commerce hanno buone probabilità di calare il 2020 lascerà comunque benefici a lungo termine. In particolare, moltissime persone si sono avvicinate ed hanno preso confidenza con i servizi Amazon, e saranno più propense a servirsene anche in futuro. Inoltre, Amazon offre importanti servizi per le compagnie che operano in ambito digitale, molte delle quali cresciute molto durante l’emergenza, in particolare tramite Amazon Web Services.
Amazon Web Services
Amazon Web Services, sezione di Amazon gestita da Andrew Jassy, rappresenta la principale fonte di utili per Amazon. Pur non rappresentando una grossa fetta dei ricavi, con il 13,2% del totale, vale il 59% dell’utile operativo. L’utile operativo, o EBIT, rappresenta quanto resta ad un’azienda del fatturato dopo aver coperto tutte le spese operative, necessarie a mandare avanti i lavori. Esso non include gli oneri finanziari, come tasse e debiti. Il risultato di Amazon Web Services è reso possibile dal fatto che, pur portando meno incassi, comporta costi molto bassi rispetto alle altre divisioni.
Jeff Bezos, fondatore di Amazon di cui possiede il 15,1% delle quote, a fine 2021 intende lasciare il ruolo di CEO della sua azienda, nella quale assumerà il ruolo di direttore esecutivo. Il successore designato è proprio l’amministratore delegato di Amazon Web Services, Andrew Jassy.
I risultati di Amazon: fatturato e ricavi
Amazon ha chiuso il 2020 con un fatturato di circa 386 miliardi di dollari, in crescita del 38% sul 2019, di cui 216 miliardi dalle vendite di prodotti e 170 miliardi dai servizi. I ricavi registrati, invece, ammontano a 393 miliardi di dollari. Di questi il 50,1% viene dai negozi on-line, con vendite per 197 miliardi di dollari, che anche spinte dalla pandemia sono aumentate del 46%. La seconda maggiore fonte di ricavi sono i servizi a venditori terzi, soprattutto intermediazione, che hanno portato 80 miliardi di dollari alla società (+57%), il 20% del totale. Amazon Web Services, pur portando la maggior parte dei guadagni effettivi, genera ricavi per 52 miliardi (+28%), ovvero il 13%.
Il resto dei ricavi viene dalle vendite in negozi fisici, con 16 miliardi di dollari (+8%), dagli abbonamenti come Amazon Prime, con 25 miliardi (+35%), e da altre varie attività minori, con 21 miliardi (+66%). Grazie agli ottimi risultati ottenuti, Amazon ha assunto 175 mila nuovi dipendenti a fine 2020.