Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration ha approvato il farmaco aducanumab contro l’Alzheimer: si tratta del primo farmaco che frena il processo della malattia approvato dal 2003.
Cos’è l’aducanumab
Il farmaco, prodotto da Biogen e dalla giapponese Eisai, prende il nome di aducanumab e verrà commercializzato con il nome Aduhelm.
Ha ottenuto l’approvazione da FDA secondo il cosiddetto Accelerated Approval, l’iter approvativo accelerato può essere utilizzato per un farmaco per una malattia grave o pericolosa per la vita che fornisce importanti vantaggi terapeutici rispetto ai trattamenti esistenti.
A quanto riportato dal comunicato dell’agenzia, aducanumab agisce sul processo di sviluppo della malattia, al contrario di altri prodotti in circolazione che si limitano a contenerne i sintomi.
In particolare, durante i primi stadi della malattia, rimuove i depositi di una proteina del cervello, chiamata beta-amiloide per evitare i danni più invalidanti come la perdita di memoria e la capacità di essere autosufficienti.
Le prospettive del farmaco contro l’Alzheimer
Secondo Reuters, perAduhelm gli analisti di Wall Street stimano ricavi tra i $10 ai $50 miliardi l’anno.
Prospettive che piacciono anche agli investitori, corsi ad accaparrarsi il titolo Biogen nella giornata del 07 giugno, generando un balzo del titolo del +60%, dai $289 dell’apertura a oltre $458, per poi chiudere la giornata a $396.
L’Alzheimer è una malattia che colpisce principalmente sopra i 60 anni, e sopra gli 80 anni ne è affetto un anziano su 4. In totale al mondo sono 50 milioni le persone colpite e solo in USA, secondo il Centre for Desease Control and Prevention del governo, sono 5,8 milioni, ma potrebbero diventare 14 milioni entro il 2060.
Un bacino d’utenza importante, insomma, che riguarda in particolare i Paesi più “anziani”, che spesso sono anche i più sviluppati. Non a caso, il partner commerciale di Biogen nello sviluppo del farmaco è Eisai, società che vede il suo headquarter nell’anziano Giappone, uno dei Paesi con età media più alta al mondo.
I dubbi sull’efficacia di Aduhelm
L’efficacia di aducanumab è però stata messa in discussione da diversi ricercatori, tra cui una commissione indipendente della FDA che ha votato contro l’approvazione del farmaco.
Secondo il protocollo rapido seguito dall’agenzia del farmaco, Biogen dovrà condurre ulteriori sperimentazioni cliniche per confermare la validità del farmaco durante i prossimi anni, ma intanto i pazienti potranno cominciare a utilizzarlo.
Dubbi anche sulla sostenibilità economica di aducanumab, che prevede un’iniezione mensile e potrebbe quindi avere un forte impatto sul sistema sanitario. Secondo Reuters, molte assicurazioni sanitarie potrebbero addirittura limitare la copertura per l’utilizzo di questo farmaco alle categorie di popolazione che hanno preso parte al ridotto iter di sperimentazione, non garantendola quindi a tutti i malati di Alzheimer.