103.2 miliardi di dollari: è questa la cifra calcolata secondo le recenti stime di Forbes in tempo reale del patrimonio di Bernard Arnault, ultra-miliardario francese nonché CEO di LVMH, la più grande società di beni di lusso.
Agli inizi di marzo Arnault era riuscito ad incrementare la propria fortuna per un valore totale di $76 miliardi, superando di gran lunga l’oracolo Warren Buffett ed andandosi a posizionare come terzo classificato nella lista Billionaires di Forbes, anche se, di recente, è riuscito addirittura a toccare la soglia dei 100 miliardi di dollari e raggiungere il secondo in classifica, Bill Gates, il cui patrimonio stimato ammonta in aprile a $102.9 miliardi.
Nonostante il rapido sorpasso, il primo miliardario competitor nella lista risulta ancora intoccabile: Jeff Bezos, CEO di Amazon, la cui ricchezza ammonta a $164.9 miliardi ma che presto verrà ridotta dalla ex-moglie MacKenzie, all’atto del divorzio.
A cosa è dovuto questo cambiamento radicale?
Oggi il patrimonio di Bernard vale $300 milioni in più del proprietario della Microsoft, grazie al boost da record delle azioni LVMH, le quali hanno registrato una crescita pari a più del 50% da gennaio.
Soggetto a molteplici critiche, la sua ricchezza rappresenta il 3% del PIL francese e si afferma che se utopisticamente diventasse uno Stato autonomo sarebbe posizionato 65° per PIL posseduto.
LVMH nasce nel 1988 come un gruppo di lusso che include diversi settori: dalla pelletteria e abiti firmati di Louis Vuitton, allo champagne Moët & Chandon, fino al cognac Hennesy, oltre alle successive acquisizioni come Marc Jacobs, Sephora, Loewe.
LVMH oggi possiede più di 60 brand, includendo i più rinomati alcolici come Dom Perignon, vodka Belvedere e brands italiani dell’alta moda come Emilio Pucci, Bulgari, Fendi e Loro Piana.