In un report pubblicato di recente da Oliver Wyman si riflette sulla situazione critica del settore sanitario della regione asiatica. Wyman inoltre propone una potenziale soluzione che vedrebbe coinvolti i quattro principali attori: banche, pazienti, fornitori ed ospedali.
I problemi affliggono il settore, per Wyman, sono causati soprattutto dalla disintermediazione presente nel sistema. A differenza che in altri settori, in cui gli operatori che curano la supply chain competono nello stesso contesto, in questo caso le iterazioni devono essere bilanciate con una più vasta gamma di agenti. Quel che ne consegue è una maggiore complessità infrastrutturale, maggiori costi derivanti da inefficienze, difficoltà di accesso alle cure mediche e, di conseguenza, anche una perdita di ricavi.
I problemi economici della sanità asiatica
Dal punto di vista economico, il comparto ospedaliero asiatico è afflitto da numerosi problemi, tra cui lunghi tempi di gestione del capitale circolante, pochi investimenti (sia in efficientamento che in sviluppo di nuove cure) e mancanza di trasparenza circa i costi finali. Quest’ultimo punto in particolare rende difficile programmare le attività da svolgere, nonché i costi che spettano al paziente.
La possibile soluzione
In un contesto come quello della sanità asiatica, gli operatori bancari potrebbero trovare terreno fertile nella creazione di un sistema interconnesso per quanto riguarda la gestione finanziaria. Così sarebbe possibile controllare meglio, attraverso piattaforme informatiche, le transazioni. Inoltre aumenterebbe molto la trasparenza nei confronti dei pazienti. Una piattaforma di questo tipo, infatti, permetterebbe da un lato una gestione più accurata delle risorse finanziarie da destinare alle varie attività e dall’altro una maggiore accessibilità da parte dei cittadini.
Il vantaggio per le banche
La piattaforma finanziaria di supporto alla sanità asiatica aprirebbe le porte al settore bancario per una diversificazione del proprio business, necessaria a scongiurare l’eccessiva standardizzazione dei servizi. In tal senso JP Morgan ha di recente comprato InstaMed, una piattaforma che gestisce i pagamenti con tutte le parti che si interfacciano nel sistema sanitario americano, atta a garantire una maggiore sicurezza, tracciabilità e veridicità delle transazioni.