Stephen Kevin (Steve) Bannon è stato scoperto fra gli artefici una truffa ai danni di centinaia di migliaia di persone, rischia fino a 40 anni di carcere. Il regista della campagna elettorale di Trump nel 2016, secondo quanto riportano i media statunitensi, ha intascato almeno centinaia di migliaia di dollari attraverso una campagna di crowdfunding, sulla carta senza scopo di lucro. Il gruppo artefice della frode, composto da elementi molto vicini al mondo dell’estrema destra statunitense, aveva lanciato un’iniziativa chiamata We Build The Wall. Questa consisteva nel costruire, attraverso le donazioni dei sostenitori, i tratti del muro sul confine del Messico occupati da terreni privati, provando ad acquistarli quando necessario.
Steve Bannon
Steve Bannon, nato in Virginia, si è laureato in pianificazione urbana per poi ottenere un MBA all’Harvard Business School. Dopo una carriera di 7 anni da ufficiale della marina statunitense, il giovane iniziò la sua vera carriera. Bannon fu assunto dalla Goldman Sachs come banchiere d’investimento e, dal 1991, divenne anche produttore di film ad Hollywood. Il personaggio però, diventato famoso, divenne da subito una figura controversa, a causa delle sue dichiarate posizioni di estrema destra.
Con un patrimonio di centinaia di migliaia di dollari, Bannon era da decenni fra i principali finanziatori di organizzazioni ed iniziative legate all’estrema destra degli Stati Uniti. L’uomo è stato anche il principale consigliere di Trump durante la campagna elettorale per la presidenza nel 2016. Lo stesso Presidente non aveva mai nascosto l’aiuto e l’importanza di Bannon quando era suo consigliere. Ad inizio 2017, solo per alcuni mesi, l’ex collaboratore di Trump aveva ricoperto la carica di Capo stratega del Presidente, per poi lasciare la sua posizione e la Casa Bianca.
We Build The Wall
Il progetto We Build The Wall venne lanciato a gennaio 2019 da Brian Kolfage, ex militare dell’areonautica vicino a gruppi di estrema destra. Si trattava di un’organizzazione presentata come no-profit, che chiedeva agli interessati di fare una donazione in denaro per contribuire alla costruzione del muro al confine con il Messico. In particolare, l’obbiettivo dichiarato era quello di costruire la barriera in quei tratti occupati da terreni privati, dove il governo avrebbe avuto più difficoltà ad intervenire.
L’iniziativa We Build The Wall ha raccolto milioni di dollari, i primi lavori, sebbene con alcuni ostacoli, partirono in poco tempo.
La truffa
I lavori sono stati davvero avviati ma solo una parte dei soldi era davvero impiegata per il progetto. A seguito di un’indagine, durata alcuni mesi, dell’US Postal Inspection Service, gli organizzatori di We Build The Wall sono stati arrestati. Ancora non sono disponibili cifre precise ma, secondo quanto trapelato, si tratta di almeno centinaia di migliaia di dollari per ognuno degli imputati. Questi, però, sono solo i soldi che è stato provato essere stati presi in modo illecito dalle donazioni, gli inquirenti non escludono che possano essere di più.