Gli effetti dei cambiamenti climatici sono noti e visibili, il riscaldamento globale è una minaccia concreta allo sviluppo della civiltà così come la conosciamo. Punte di caldo record, siccità ed eventi metereologici estremi sono figli di un clima reso instabile. I governi mondiali sono entrati in campo per ridurre le emissioni inquinanti attraverso accordi multilaterali come la ratifica dell’emendamento di Doha al protocollo di Kyoto e l’accordo di Parigi. Nel concreto, però, sembra che alcuni stati siano più interessati allo sviluppo economico più che ad uno sviluppo eco-sostenibile, relegando tali iniziative ai margini delle decisioni dei policy maker.
Oltre agli accordi formali sono state proposte soluzioni alternative da personaggi famosi e uomini d’affari. Una di queste arriva proprio dal fondatore di Microsoft Bill Gates. Il multimiliardario imprenditore ha proposto di “oscurare” il sole per abbassare la temperatura globale. In effetti Gates sta finanziando una ricerca presso l’università di Harvard per immettere nella stratosfera tonnellate di polvere di carbonato di calcio per schermare i raggi solari.
L’idea è nata dall’analisi dell’eruzione del vulcano Pinatubo nelle Filippine nel 1991. Tale eruzione riversò nell’atmosfera 20 milioni di tonnellate di anidride solforosa che portarono all’abbassamento della temperatura globale di 0,5° centigradi.
Il primo esperimento di geoingegneria chiamato Stratospherich Controlled Perturbation Experiment (SCoPEx) si terrà nel New Mexico e prevede il lancio di uno speciale pallone aerostatico progettato dalla Raven Aerostar, leader mondiale del settore che collabora con la NASA e istituzioni accademiche, contenente 12kg di polvere di carbonato di calcio. Alcuni sensori posti al di sopra del pallone monitoreranno i possibili cambiamenti della temperatura prima e dopo l’immissione delle polveri, per almeno 24 ore sperano gli scienziati. Il costo stimato di questo primo lancio è di circa 3 milioni di dollari, finanziato dallo stesso Bill Gates.
Sicuramente il progetto sembra molto ambizioso e in ogni caso sarà utile per avere dei riscontri su come le particelle interagiscono tra loro nella stratosfera, con radiazioni solari e infrarosse.
Ci sono rischi? Sicuramente, e per tale motivo la prudenza dei ricercatori non è mai troppa. Il dubbio sta nel manipolare in maniera artificiale l’equilibrio chimico naturale dell’atmosfera, modificando le correnti d’aria, con conseguenze sugli effetti atmosferici correlati. Si è parlato anche di effetti ad impatto negativo peggiori di quelli del riscaldamento globale stesso.
SCoPEx è il risultato di 40 anni di ricerca scientifica e anche se non otterrà i risultati prospettati da Gates, sicuramente sarà un buon punto di partenza per gli esperimenti di geoingegneria solare, che in un prossimo futuro potranno aiutare l’uomo a combattere questi cambiamenti.