La più grande società di Asset Management a livello mondiale, con circa 7 trilioni di dollari sono gestione, a seguito dell’istituzione di un nuovo fondo ha annunciato di voler rivoluzionare il redditizio mercato del Private Equity.
La scelta arriva in un momento in cui i ritorni sugli investimenti, dopo aver già raggiunto i minimi storici, non accennano a riprendere, soprattutto in vista di una probabile recessione.
L’idea è quella di istituire un fondo a lungo termine, e non dalla tradizionale durata di 10 anni, in cui gli investitori possano liberamente vendere le loro quote nel corso degli anni (a questo proposito verrebbe designata una specifica finestra temporale per tali operazioni al fine di far venire meno il problema della liquidità). In aggiunta, la società dichiara di voler abbassare la Management Fee, solitamente corrispondente al 2% del capitale gestito, probabilmente per cercare di fare leva sull’appettitività agli investitori e raccogliere maggiori somme di denaro.
I target del nuovo fondo, chiamato LTPC (acronimo di Long Term Private Capital), saranno per lo più le cosiddette “incumbents”, ossia aziende di grandi dimensioni operanti in settori maturi. L’obiettivo del fondo infatti è quello di rivoluzionare il loro modello di business e favorirle nell’inserimento di nuove fette di mercato.
Ricordiamo che fino a qualche mese fa si parlava del Private Equity come una bolla destinata a scoppiare, principalmente a causa delle grandi iniezioni di capitale di debito che lasciavano le aziende instabili nonché potenziali prede di futuri rialzi dei tassi d’interesse. Ad oggi, invece, è l’allarme recessione a far presagire possibili difficoltà in quanto un rallentamento dell’economia potrebbe destabilizzare tutte quelle aziende recentemente oggetto di ristrutturazione. A questo proposito BlackRock si propone di non utilizzare ingenti quantità di debito, bensì di ridurre la leva finanziaria onde diminuire il rischio complessivo del portfolio, così giustificando le minori fees.