Passando da mano a mano ogni giorno, il denaro è un ottimo mezzo di trasmissione per i virus, compreso il Coronavirus, che secondo i ricercatori è in grado di resistere quasi 9 giorni sulle superfici dove si deposita.
La Cina ha quindi deciso di effettuare una nuova manovra preventiva, distruggendo parte del denaro proveniente dalle zone colpite dal virus, come il centro dell’epidemia Wuhan, e di trattenere un’altra parte per disinfettarla.
Solitamente le banche centrali di tutto il mondo distruggono vecchie banconote per sostituirle con delle nuove, una pratica che se pianificata non incide sulla disponibilità di denaro. Quella cinese è invece una manovra straordinaria, e quindi non è chiaro quali effetti potrebbe avere sull’economia cinese, che colpita fortemente dal virus sta influenzando anche quella globale.
La Banca Popolare Cinese, che è la più grande Banca Centrale al mondo con quasi 3 trilioni di euro di asset, incomincerà a distruggere le banconote provenienti dagli ospedali, mercati e trasporti pubblici che si trovano nei territori colpiti maggiormente dal virus.
La Banca Centrale cinese ha ordinato alle banche del Paese di tenere da parte le banconote provenienti dalle aree infette, di pulirle e consegnargliele.
Oltre a questo, molte altre banconote verranno disinfettate e immagazzinate per 14 giorni prima di rimetterle in circolazione. Le banche a Canton, una della più grandi città cinesi con più di 13 milioni di abitanti, chiederanno ai clienti di dichiarare la provenienza del denaro depositato, anche se questa misura viene ritenuta molto difficile da attuare e rendere efficacie.
La Banca Popolare Cinese userà alte temperature o raggi ultraviolette per disinfettare le banconote.
Attualmente il Coronavirus ha fatto 1775 vittime e contagiato più di 70mila persone, mentre sono 11mila quelle che sono guarite. L’andamento del virus può essere seguito in tempo reale con la dashboard della Johns Hopkins University