Il valzer dei dazi tra USA e Cina sembra non aver trovato ancora un sostanziale punto di equilibrio a fine 2019. La causa sta soprattutto nel vortice di annunci confermati e poi all’ultimo smentiti riguardo un possibile accordo tra le parti. Tuttavia, qualche rassicurazione sembra arrivare dalle dichiarazioni distensive del presidente Xi Jinping in occasione della giornata di apertura della seconda edizione della CIIE (China International Import Expo). Il Presidente della Repubblica Popolare sancisce l’impegno della Cina nell’abbattere i muri commerciali, laddove altri invece continuano ad innalzarli.
Il CIIE
Martedì 5 novembre 2019 si sono riaperte le porte per il più importante raduno nazionale di imprese estere in Cina, il CIIE, un evento che nel 2018 ha registrato entrate superiori ai 57 miliardi di dollari. A seguito dell’ottimo risultato conseguito, l’edizione del 2019 ha esteso ulteriormente la partecipazione ad oltre 3.000 imprese provenienti da tutto il mondo ed operanti in vari settori. Tra queste aumentano le statunitensi di circa il 20%.
Le aperture di Xi Jinping
Durante la cerimonia di apertura dell’Expo a Shangai, il presidente Xi Jinping ha annunciato che la Cina è pronta ad abbattere le barriere commerciali internazionali e dare maggiore risalto alle importazioni, abbassando i dazi. Le parole del leader cinese appaiono un chiaro appello alla controparte statunitense, nel tentativo di una possibile rivisitazione delle precedenti politiche per poter finalmente giungere ad una pace commerciale definitiva.
Le richieste della Cina
Pechino non è disposta a tendere la mano a Trump senza chiedere nulla in cambio. La richiesta fatta agli USA è quella di abbassare i dazi di circa 300 miliardi, tra quelli imposti a settembre e quelli previsti per dicembre. Di contro, Washington chiede alla Cina di comprare più merci americane e di impegnarsi a velocizzare l’attuazione di un level playing field, così da poter giocare ad armi pari sul mercato cinese.
Gli USA rischiano di restare soli contro Pechino
L’ascesa della Cina a seconda potenza economica nel mercato internazionale, ha spinto gli USA ad adottare un atteggiamento di serrato protezionismo e unilateralismo. Tuttavia, l’importanza del mercato cinese è tale che quella degli USA potrebbe apparire solo come una voce fuori dal coro. Restando troppo sulle posizioni legate alla guerra commerciale gli USA rischiano di perdere influenza in materia.