Sebbene l’investitore miliardario Ray Dalio, fondatore dell’hedge fund più grande al mondo, abbia da sempre espresso scetticismo per il futuro del Bitcoin, nell’ultimo periodo sembra che la criptovaluta si sia guadagnata il suo rispetto.
Durante un’intervista rilasciata a CoinDesk registrata il 6 maggio, ma pubblicata lo scorso lunedì, Dalio ha affermato di possedere un “po’ di Bitcoin”.
Le critiche
Nel novembre 2020, aveva dichiarato che Bitcoin non sarebbe potuto essere una riserva di valore come da molti considerato, a causa dell’eccessiva volatilità ed imprevedibilità dell’andamento dei suoi prezzi, specificando di non riuscire ancora ad immaginare grandi investitori istituzionali, aziende o multinazionali utilizzarlo.
In un post di gennaio intitolato “What I Think of Bitcoin”, Dalio ha inoltre ribadito che il rischio più grande per Bitcoin è “avere successo”, poiché in questo caso il governo cercherà di controllarlo e distruggerlo.
Lo steso concetto è stato ripreso più volte dal leader di Bridgewater, il quale ha spiegato che ogni Paese fa tesoro del proprio monopolio sul controllo della domanda e dell’offerta, cercando di evitare che altri strumenti finanziari possano competere e sfuggire alla loro influenza.
Un cambio di idea?
Dalio non ha dichiarato la quantità di criptovalute detenute, ma è probabile che l’acquisto possa servire per comprendere e studiare meglio il fenomeno. Ha inoltre affermato che attualmente, in uno scenario inflazionistico, preferirebbe detenere Bitcoin piuttosto che obbligazioni.
Il discorso con Coindesk è terminato con un monito per il futuro. Dalio sostiene che nei prossimi anni il mondo cambierà ad un ritmo “incredibilmente veloce” e “chiunque vincerà la corsa tecnologica, prevarrà sia economicamente che militarmente”.