Il 6 febbraio 2020 ENI ha inaugurato il sistema di calcolo più potente al mondo nelle mani di un’azienda privata ed il primo in assoluto per efficienza energetica. La presentazione del nuovo super computer HPC5 (High Performance Computing-layer 5), costituito da un insieme di computer programmati per lavorare insieme, è stata tenuta al Green Data Centre di ENI. I relatori sono stati Claudio Descalzi, CEO della società, ed Emma Marcegaglia, presidentessa del Consiglio d’Amministrazione. Il sistema HPC5, che sarà integrato all’HPC4 attivato nel 2018, garantirà ad ENI una posizione di vantaggio competitivo notevole per quanto riguarda soprattutto la ricerca di nuovi giacimenti di gas e petrolio, come ha chiarito Descalzi.
La potenza del nuovo sistema di calcolo
La potenza di calcolo dell’HPC5 arriva fino a quasi 52 Petaflop al secondo (52 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo). Questo è stato progettato per lavorare insieme all’HPC4, in funzione dal 2018 sempre nel Green Data Centre. Insieme, le due infrastrutture informatiche lavoreranno come un unico super calcolatore, con una capacità di calcolo di 70 Petaflop al secondo.
L’efficienza energetica
Considerando anche i calcolatori in mano ai governi il Green Data Centre di ENI è lontano dalla prima posizione. Il sistema Summit statunitense, il migliore al mondo, progettato da Google in collaborazione con la Nasa, infatti ha una potenza di ben 281 Petaflop. Tuttavia, la multinazionale italiana ha realizzato il super computer più efficiente in assoluto in termini energetici. 20 miliardi di operazioni possono essere svolte in un secondo consumando solo 1 Watt di energia.
Nessuna infrastruttura informatica può vantare un consumo energetico per Petaflop basso come quello del Green Data Centre di ENI dopo l’attivazione dell’HPC5. Oltre all’efficienza dovuta agli hardware sviluppati, per circa il 92% del tempo i computer non hanno bisogno di una ventola per il sistema di raffreddamento. Infatti, l’edificio è progettato per sfruttare il vento naturale, facendo passare l’aria esterna attraverso dei filtri. Inoltre, il 50% del fabbisogno energetico è soddisfatto dai pannelli solari presenti nello spazio del Green Data Centre, il resto dell’elettricità necessaria, invece, è prodotto dalla centrale termoelettrica Enipower.