Ricerche recenti portate avanti da alcuni professori della Yale school of management e della Fuqua school of business della Duke University, hanno dimostrato come essere ottimisti ripaghi nella ricerca di lavoro e nelle promozioni, grazie ad uno studio effettuato sulla base di un campione di studenti che hanno preso parte all’MBA.
Gli studenti hanno trovato lavori paragonabili ai loro coetanei, ma in maniera più semplice, attraverso ricerche di lavoro meno intense, e con maggiori probabilità di essere promossi, rispetto ai loro coetanei, dopo due anni dalla laurea. Tale situazione è probabile che derivi da una maggiore flessibilità e propensione a far fronte ai problemi da parte degli studenti più ottimisti, e anche grazie alle loro capacità di problem solving.
Altre ricerche portate avanti da Margaret Greenberg e Dana Arakawa, ex studentesse di psicologia presso l’università della Pennsylvania, hanno riscontrato come i manager pessimisti possano incentivare il verificarsi di situazioni negative, al contrario dei manager ottimisti in grado di stimolare e migliorare la produttività dell’intero sistema aziendale, data la loro capacità di essere maggiormente impegnati nel lavoro. Un manager ottimista probabilmente sarà un manager coinvolto in grado di coinvolgere i propri dipendenti, che a loro volta riusciranno ad aumentare la produttività.
Benessere finanziario
L’ottimismo, inoltre, risulterebbe essere in grado di influenzare positivamente anche il benessere finanziario. Diversi ricercatori hanno intervistato circa 2000 americani nel 2018 dando loro un punteggio di ottimismo da 0 a 100, e hanno scoperto che ogni aumento di un punto di ottimismo è associato ad un aumento di 0.1 punti del benessere finanziario (misurato su una scala sviluppata dall’ufficio per la protezione finanziaria dei consumatori). Ancora, Martin Seligman dell’Università della Pennsylvania ha notato come i venditori ottimisti riescano ad arrivare a vendere il 56% in più rispetto ai loro colleghi pessimisti. Questi migliori risultati pare siano da attribuire ad una maggiore dedizione al lavoro oltre che ad un atteggiamento propositivo.