Il Wto, cioè l’Organizzazione mondiale del commercio, ha autorizzato gli Stati Uniti a imporre dazi su una serie di prodotti provenienti dall’Unione Europea, per un totale di circa 7 miliardi di euro all’anno.
La motivazione dietro i dazi
L’America ha voluto “vendicarsi” con l’Europa per gli aiuti che l’Unione ha concesso alla sua Airbus, il famoso costruttore di velivoli che detiene il primato per numero di consegne, superando anche Boeing. Il Wto ha autorizzato la mossa di Trump proprio perchè gli aiuti alla compagnia europea, ritenuti illegali, avrebbero danneggiato il settore aeronautico americano. Per ripagare i danni subiti è pronta ad essere applicata, già da metà ottobre, una nuova serie di tariffe.
I prodotti colpiti
Si parla del 10% sugli aerei commerciali, ma quello che spaventa molte aziende italiane è una tariffa del 25% su prodotti agroalimentari, come vini e formaggi, che ci verrebbe a costare 1 miliardo di euro. Sarebbe un conto salatissimo da pagare per il nostro Paese, e forse anche ingiusto: si tratta di un settimo della cifra totale, anche se l’Italia non fa parte del consorzio Airbus.
Pronto il controattacco
La sentenza del Wto potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, perché anche alcuni aiuti da parte degli Stati Uniti verso la propria Boeing sono stati ritenuti illegali. L’Europa quindi potrebbe decidere di andare al contrattacco nel caso queste tariffe venissero veramente applicate, con una mossa del tutto speculare. È infatti già pronta una lista di prodotti americani che potrebbero essere tassati: si parla per esempio di vini dalla California e tabacco. Viene da chiedersi quindi quale sarebbe il senso di combattere una guerra del genere, che andrebbe solamente a nuocere le due parti e aumentare i climi di tensione e insicurezza che continuano a spaventare le borse di tutto il mondo