Secondo quanto riportato da Bloomberg, quello che sta accadendo in questi ultimi mesi al fondo pensionistico danese, atto ad affogare in un mare di crescenti passività, è solo un anticipazione di quanto si potrebbe presto vedere nel resto del continente a meno di un’imminente riforma da parte dell’European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA).
Il problema nelle sue criticità sembrerebbe essere circoscritto alla sola Europa che, così, si troverebbe a pagare il costo della sua stessa politica espansionistica: i bassi tassi di interesse, infatti, oltre a ridurre drasticamente i rendimenti, non funzionerebbero a dovere con la curva EIOPA utilizzata per calcolare le passività dei fondi pensione.
L’obiettivo della curva è quello di stabilizzare il valore delle attività e passività dello stato patrimoniale, favorendo quindi una visione più di lungo termine ed una gestione più uniforme dei fondi. Da quando però la variabile principale della curva, ossia i tassi d’interesse, sono arrivati ai minimi storici, questa ha risposto con un incremento del valore delle passività a bilancio, difficili da coprire con ritorni sempre minori.
Un secondo componente della curva è il cosiddetto Volatility Adjustment che, come da obiettivo della riforma Solvency II, mira a stabilizzare il rischio specifico di ogni stato, principalmente dettato della volatilità degli spread, così da stabilizzare la liquidità dei fondi pensione ed assicurativi in strategie d’investimento di lungo periodo. La natura conservatrice di questo strumento potrebbe però essere il suo stesso punto debole, in quanto, in corrispondenza di strategie comuni ripetute nel mercato tende ad accentuare le oscillazioni di valore, peggiorando ulteriormente la situazione nonché creando una finta-volatilità che obbliga a ritirare gli investimenti verso spiagge più sicure e quindi a minor rendimento.
Gli analisti quindi al momento si trovano con le mani legate, impossibilitati ad aumentare i rendimenti a meno di un pericoloso trasferimento del rischio nelle mani dei clienti. L’Europa, e più in particolare l’EIOPA, ha annunciato che sta già studiando una riforma atta ad entrare in vigore dal prossimo anno per modificare quella che è la sensibilità della sua curva sia ai tassi d’interesse che al cosiddetto Volatility Adjustment; alcune stime ed aggiornamenti sono stati pubblicati nella giornata di ieri sul sito della stessa autorità.