Forbes si è espresso chiaramente: Leondardo Del Vecchio, presidente esecutivo ed azionista di maggioranza del gruppo di occhialeria EssilorLuxottica, supera Giovanni Ferrero, il delfino della famiglia.
La classifica degli uomini più ricchi, stilata da Forbes a marzo 2019, indicava Ferrero come primo in Italia e 46° al mondo con un patrimonio stimato di 21,9 miliardi di dollari americani; tuttavia la forte impennata finanziaria che ha caratterizzato il gruppo Luxottica, in particolare il +35% registrato da aprile dello scorso anno, ha portato un ingente somma di denaro nelle tasche dell’imprenditore milanese, che è così riuscito a conquistare il primo gradino in Italia e il 38° posto nella classifica degli uomini più facoltosi del mondo, grazie al suo patrimonio di 24,3 miliardi di USD.
La rincorsa di Del Vecchio dura da oltre vent’anni: periodicamente gli veniva attribuita una seconda o terza posizione. Non c’è da stupirsi che il sorpasso abbia quindi destato un certo scalpore nell’elite finanziaria italiana: è dal 2008 che la famiglia Ferrero detiene lo scettro e l’onore, se così si può definire, del gradino più alto del podio: prima nella persona di Michele Ferrero, il leggendario fondatore dell’omonima casa dolciaria ed inventore della maggior parte delle sue leccornie più amate, poi, nel periodo postumo alla morte dell’imprenditore piemontese, nella figura di Maria Franca Fissolo, la vedova. Infine l’eredità della famiglia è passata nelle mani del sopra citato Giovanni, che continua a portare avanti la tradizione di famiglia, con serietà, riservatezza ed ottimi risultati.
Il clamore della notizia, tuttavia, ha fatto passare inosservato un altro importante sorpasso nella medesima classifica: ossia quello del ben noto stilista Giorgio Armani nei confronti del CEO ed ex proprietario di Alliance Boots, Stefano Pessina che perde così la terza posizione italiana. La recente crescita esplosiva del settore del lusso, che sul sito abbiamo trattato parlando di Moncler, Kering ed Hermès, ha coinvolto anche Armani, facendo lievitare il suo patrimonio a 11,2 miliardi di dollari e regalandogli nuovamente, dopo sette anni, il bronzo nella lista dei paperoni italiani.