La Germania ha evitato di andare in recessione tecnica, a dispetto delle stime della maggior parte degli analisti. Si parla di recessione tecnica quando uno Stato registra una contrazione del PIL per due trimestri consecutivi. Dopo aver registrato un -0,2% nel secondo trimestre del 2019, nel terzo Berlino ha potuto essere rassicurata, anche se solo in parte, da un +0,1%.
I motivi del risultato oltre le aspettative
Molti analisti avevano parlato della recessione tecnica della Germnaia nel terzo trimestre 2019 come di un evento quasi inevitabile. A permettere al Paese di superare tali aspettative è stato soprattutto l’aumento, rispetto al periodo precedente di contrazione del PIL, del consumo privato.
Risultati positivi sono arrivati anche dall’aumento delle esportazioni e in piccola parte da maggiori investimenti nel settore edilizio.
Germania ancora non fuori pericolo
Il ministro dell’Economia tedesco, Peter Altmaier, ha definito i numeri positivi registrati in riferimento al PIL ancora troppo deboli. Infatti, con un aumento dello 0,1%, la Germania si pone come l’ultimo paese dell’Unione Europea in fatto di crescita, a parimerito con l’Italia. I risultati ottenuti non sono ancora sufficienti a considerare l’economia tedesca fuori pericolo, dopo un periodo molto difficile dovuto al crollo della produzione, soprattutto nel settore automobilistico.
Secondo alcuni analisti si può parlare di inizio della ripresa dell’economia tedesca, tuttavia i dati ancora sono contrastanti ed è presto per dire che la Germania sia uscita dal periodo di difficoltà.
Probabilmente la scelta di Elon Musk di costruire, nei prossimi anni, la filiale europea di Tesla in Germania è dettata anche dalla volontà di sfruttare il momento di debolezza del settore automobilistico tedesco.