La Germania sembra preparare definitivamente un importante piano anti crisi economica e per fronteggiare la recessione. In settimana il ministro delle finanze Olaf Scholz ha dichiarato la possibilità di ampi interventi governativi volti ad aumentare la spesa pubblica con interventi extra fino a 50 miliardi di euro. La manovra potrebbe essere facilmente finanziata in quanto, il ministro afferma, il rapporto debito/pil Tedesco è stato ridotto progressivamente fino ad ammontare oggi a meno del 60%.
La Bundesbank ha infatti pubblicato nella giornata di mercoledì un bollettino che sostiene che l’attività economica potrebbe diminuire nel trimestre in corso. Questa diminuzione andrebbe ad aggiungersi alla già avvenuta contrazione del pil tedesco dell’1% nel secondo trimestre dell’anno. A questo punto, con una ulteriore contrazione anche nel terzo trimestre, la Germania sarebbe ufficialmente in recessione tecnica.
Non è chiaro se i 50 miliardi di euro di manovra sarebbero spalmati su più anni ma in ogni caso la manovra costituirebbe l’abbandono ufficiale della regola aurea del pareggio di bilancio, applicata fermamente dai governi tedeschi degli ultimi anni.
La Bundesbank ha indicato come cause della crisi il calo di domanda per il settore delle costruzioni, la riduzione delle esportazioni nel Regno Unito a causa dell’incertezza determinata dalla Brexit, la stagnazione della domanda di auto, le incertezze nel commercio internazionale determinate dalla guerra commerciale tra Cina e USA. Per l’istituto non è chiaro se anche una contrazione della domanda interna possa costituire una delle cause principali della crisi economica.
In ogni caso essendo l’economia tedesca fortemente incentrata sull’export è possibile ipotizzare che un piano di stimolo della spesa pubblica possa contribuire a mitigare in parte gli effetti negativi all’interno del paese ma non affrontare le profonde cause della crisi ovvero uno scenario internazionale non più aperto come un tempo al mercato tedesco.
Il FMI e Bruxelles da tempo premono su Berlino per un aumento degli investimenti pubblici produttivi e stimoli alla domanda interna. Il surplus di bilancio tedesco quest’anno potrebbe orbitare attorno all’1% di PIL, ovvero circa 35 miliardi, permettendo in teoria un intervento di 50 miliardi con agevolezza. L’ammontare effettivo della manovra sarà probabilmente comunicato in seguito alle stime delle entrate fiscali per il 2019 e 2020 elaborate in novembre.