Debito pubblico italiano in crescita: + 1,9%
Secondo un rapporto Eurostat il debito pubblico italiano si attesta al 134% del pil con una crescita dell’1,9% nel primo trimestre 2019. Rispetto al 2018 dodici Stati membri hanno registrato un aumento del loro rapporto debito-Pil e tredici una diminuzione, mentre il rapporto è rimasto stabile in Germania, Lituania e Slovacchia. I rapporti più elevati sono stati registrati in Grecia (181,9%), Italia (134,0%), Portogallo (123,0%), Belgio (105,1%) e Cipro (105,0%) e il più basso in Estonia (8,1%), Bulgaria (21,2%) e Lussemburgo (21,3). I più alti incrementi del rapporto sono stati osservati in Belgio (+3,1% punti), Cipro (+ 2,5%), Irlanda (+ 2,0%). Le diminuzioni maggiori sono state registrate in Svezia (-2,5%), Slovenia (-2,3%), Paesi Bassi, Regno Unito (entrambi -1,5%) e Bulgaria (-1,4%).
Trump attacca la Fed
Il Presidente americano Donald Trump su Twitter sottolinea che gli Stati Uniti stanno vivendo un periodo di forte crescita ma “non grazie alla Fed” e afferma: “Se la Fed non avesse alzato così tanto e così velocemente i tassi di interesse, l’economia americana starebbe molto meglio di come sta ora. Questa è la nostra chance di creare ricchezza e successo per gli Stati Uniti, la Fed non la rovini”, aggiunge invitando quindi la banca centrale a tagliare i tassi nella prossima riunione del 31 luglio.
Milano maglia nera in Europa
Piazza Affari accelera al ribasso sul timore che si profili una crisi di governo e l’indice Ftse Mib perde l’1,62% a 21.733 punti, mentre lo spread Btp/Bund si porta a 193 punti e il rendimento dei Btp a dieci anni sale all’1,61%, ben al di sopra dei minimi di ieri in area 1,5%. “Pesa sul listino milanese il settore bancario, in calo in tutta Europa: Intesa Sanpaolo perde il 2%, Unicredit il 2,99%, Ubi il 4,13%, Mps il 4,36%, Banco Bpm il 3,80% e Bper Banca il 2,79%. Sul comparto bancario pesano molto i rumors che fanno presagire una nuova era di tassi bassi. Inoltre, a incidere negativamente sull’azionario italiano sono le discussioni molto pesanti fra i due Vicepremier che fanno temere una crisi all’interno della maggioranza.