Fca: chiesti 1,3 mld dal Fisco
L’agenzia delle entrate ha contestato a Fca di aver sottostimato le attività americane di Chrysler per 5,1 miliardi di euro quando le ha acquistate nel 2014 e di essere quindi in debito con le tasse per circa 1,3 miliardi di euro, anche se è possibile una riduzione dell’importo da pagare in seguito a dei negoziati con l’Agenzia delle Entrate.
Il contenzioso era stato segnalato nell’ultima relazione trimestrale. Psa, con cui Fca sta preparando la fusione, ne è conoscenza e non ci si aspetta che ciò danneggi o ritardi l’operazione. “Non condividiamo affatto le considerazioni contenute in questa relazione preliminare e abbiamo fiducia nel fatto che otterremo una sostanziale riduzione dei relativi importi – dichiara un portavoce di Fca -. Qualsivoglia plusvalenza tassabile che fosse accertata sarebbe compensata da perdite pregresse, senza alcun significativo esborso di liquidità o conseguenza sui risultati”.
Usa, via libera all’impeachment per Trump
Donald Trump sarà messo in stato di accusa: la procedura di impeachment sarà la quarta in 243 anni di storia americana.
“E’ in gioco la nostra democrazia, Donald Trump non ci lascia altra scelta che agire”: lo ha detto la speaker della Camera, la dem Nancy Pelosi, affermando che i fatti sono “incontestabili” e che il presidente “ha abusato del suo potere per beneficio personale a spese della sicurezza nazionale”. Trump, ha aggiunto, “cerca di corrompere una volta ancora le elezioni a suo vantaggio”
La commissione Intelligence della Camera ha approvato nei giorni scorsi il rapporto sull’impeachment del presidente Donald Trump. A favore hanno votato i democratici, che sono maggioranza. Contro, tutti i repubblicani. Il documento di 300 pagine sarà usato come base dalla commissione giustizia della Camera per redigere gli articoli della messa in stato d’accusa.
Il rapporto è il frutto di oltre due mesi di indagini e interrogatori sull’Ucrainagate, cioè le pressioni del presidente su Kiev perchè indagasse sul suo rivale nella corsa alla Casa Bianca Joe Biden e suo figlio Hunter, che sedeva nel board della società energetica ucraina Burisma a 50 mila dollari al mese quando il padre gestiva la politica Usa in quel Paese. Pressioni alimentate con il blocco degli aiuti militari americani.
I dettagli sono attesi nelle prossime ore, quando il rapporto diventerà pubblico e verrà trasmesso alla commissione giustizia della Camera, incaricata di redigere gli articoli per la messa in stato d’accusa. Prima udienza mercoledì, con l’audizione di una serie di costituzionalisti che aiuteranno i deputati a capire le basi storiche e giuridiche per l’impeachment.
Nella camera alta la maggioranza è dei repubblicani, che alla Camera hanno già ‘scagionato’ il tycoon nel loro rapporto di minoranza, escludendo qualsiasi profilo di reato. Ed è proprio al Senato che Trump conta di essere assolto. Prima però dovrà essere completato l’iter alla Camera, dove i dem sperano di votare gli articoli messi a punto dalla commissione giustizia entro la terza settimana di dicembre, lasciando sotto l’albero di Natale della Casa Bianca un pacco dono poco gradito.
Padiglione Italia per Expo Dubai 2020: via alla costruzione
I 4,38 chilometri quadrati su cui il 20 ottobre 2020 si accenderanno le luci scintillanti della prima Esposizione universale del Medio Oriente, oggi sono un cantiere zeppo di gru e macchinari in movimento, che animano un immenso cantiere in piena attività intorno alla struttura già ben visibile della Al Wasl (che in arabo significa ‘connessione’) Plaza, la gigantesca cupola che sarà il vero cuore dell’Expo 2020 di Dubai. E’ in questo scenario che l’Italia ha avviato ufficialmente, con la cerimonia della posa della prima pietra, i lavori del proprio Padiglione, che è già destinato a lasciare il segno, visto che gli Emirati hanno chiesto di lasciarlo in eredità ad Expo: proposta accettata dall’Italia, che punta a trasformarlo in un museo.
Feriti due civili a Pearl Harbor durante sparatoria
A Pearl Harbor, la storica base navale a 13 chilometri da Honolulu, nelle Hawaii,che ospita la flotta statunetense nel Pacifico, nel pomeriggio un militare ha aperto il fuoco uccidendo due persone e ferendone una terza prima di togliersi la vita sparandosi alla testa.
Si sa ancora poco della dinamica e del movente dell’episodio, che cade tre giorni prima del 78/mo anniversario dell’attacco aereo giapponese alla base: quel 7 dicembre 1941 in cui morirono oltre 2.300 americani e che segnò l’ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Proprio in queste ore, come ogni anno, erano già in corso i preparativi per le celebrazioni che coinvolgono gran parte delle migliaia di militari e civili che operano e vivono nella base con le loro famiglie.