Governo, squadra completa con nomina Sottosegretari
Nella giornata di oggi sono stati nominati i Sottosegretari e Viceministri che vanno a completare la formazione dell’esecutivo Conte-bis. Su 42 sottosegretari, 21 sono Pentastellati, 18 i Dem, 2 i rappresentanti di Leu, 1 del Maie (Movimento Associativo Italiani all’Estero). Il Movimento 5S conserva dunque la maggioranza dei sottosegretari e anche dei viceministri: 6 in totale, mentre due in meno saranno del Partito democratico. Spiccano Laura Castelli (M5S), riconfermata all’economia e Matteo Mauri (Pd) agli interni. Rispetto alle voci e rumors iniziali, restano senza nomina il dem Emanuele Fiano (che sembrava in corsa per l’Interno), Lia Quartapelle, Pd, agli esteri, e gli ex ministri ministri Trenta (M5S) e Maurizio Martina (Dem). Da notare come, con l’ingresso nella sqaudra di governo degli ex assessori del Lazio Manzella e Bonaccorsi, si liberino ora due seggi nella giunta regionale a guida Zingaretti.
Eurogruppo a sostegno di Draghi su investimenti e crescita
Nel giorno del debutto del neo-Ministro Roberto Gualtieri alla riunione dell’Eurogruppo a Helsinki, i ministri dell’Eurozona hanno ribadito la necessità di un orientamento di politica di bilancio nella zona euro che sia fortemente a sostegno degli investimenti, come indicato dal Presidente della BCE Mario Draghi nella giornata di ieri. In tal senso, con lo spettro di un rallentamento della crescita economica in vista nel prossimo futuro, la Germania è stata messa sotto pressione da numerosi Stati Membri per indurla a contribuire al rilancio dell’economia Europea utilizzando l’ampio spazio di manovra a disposizione di Berlino per effettuare investimenti strutturali. Il Presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, dal canto suo ha esortato gli Stati con minor espansione economica ad intraprendere un percorso di riforme finalizzato all’incremento della sostenibilità e resilienza dei propri conti pubblici. Più cauti i Ministri sul tema della riforma del Patto di Stabilità e Crescita con conseguente alleggerimento delle regole fiscali, sul quale si sono esposti negativamente sia il Commissario Dombrovskis che il Ministro Francese Le Maire.
LSEG, respinta proposta di acquisto di Hong Kong
Il Board del London Stock Exchange Group ha respinto all’unanimità l’offerta di acquisto da 39 miliardi di dollari da parte della Borsa di Hong Kong pervenuta nei giorni scorsi, dichiarando di nutrire sostanziali preoccupazioni in merito agli aspetti chiave della proposta cinese, in particolare sulla strategia e la fattibilità del progetto. Gli analisti tuttavia prevedono che la piazza asiatica possa verosimilmente tornare all’assalto con una proposta migliorativa. Le azioni LSEG si registrano in rialzo di quasi due punti percentuali dopo la dichiarazione del board.