Siria, Erdogan: “Finiremo quello che abbiamo iniziato.”.
L’esercito turco e le milizie arabe filo-Ankara sono entrati nelle ultime ore nel nord della Siria per sferrare un attacco a Kobane.
Erdogan ha dichiarato: “Andremo fino in fondo. Siamo determinati. Finiremo quello che abbiamo iniziato.”, e ha poi confermato anche l’intenzione di prendere d’assalto Manbij, altra località strategica curda che si trova a ovest del fiume Eufrate.
Intanto il Presidente americano Donald Trump twitta: “Grandi sanzioni sulla Turchia in arrivo!”, e poi: “Veramente c’è qualcuno che pensa che dovremmo andare in guerra con un membro della NATO come la Turchia? Basta alle guerre senza fine.”.
Sulla manovra, Conte: “Maggioranza compatta.”.
Stando a quanto dichiarato dal Premier Conte: “Sulla manovra il clima di lavoro è buono, la maggioranza è compatta. È sbagliata l’impostazione di una Manovra che sia la sommatoria di premure di una forza politica o di un’altra.”. Assicura inoltre una manovra nell’interesse di tutti e chiede di trovate risorse per non rimodulare l’IVA.
Su Quota 100 ha dichiarato: “Modifiche a quota 100? Sulla misura stiamo lavorando ai dettagli, siamo in contatto con i tecnici del Mef. La maggioranza è compatta. Ieri c’è stato un ottimo clima di lavoro. Ci siamo confrontati e non c’è nessun conflitto”.
Spagna: condannati per sedizione i leader indipendentisti catalani.
In rifermento al referendum per l’indipendenza tenutosi nel 2017, la Corte Suprema spagnola ha condannato alla reclusione nove leader indipendentisti.
Tra i processati anche l’ex vicepresidente catalano Oriol Junqueras, condannato a 13 anni di carcere per sedizione ed appropriazione indebita.
Tra gli imputati anche tre ex consiglieri della Generalitat catalana che sono stati condannati per sedizione e appropriazione indebita e altri due solo per sedizione.
Condannati inoltre l’ex presidente del Parlamento catalano, Carme Forcadell, e i due leader dei movimenti indipendentisti, Jordi Sànchez e Jordi Cuixart.
Nonostante le pene più lievi dei 25 anni richiesti, si prevedono future proteste da parte degli indipendentisti catalani.