ArcelorMittal, aperto fascicolo dalla Procura
La Procura della Repubblica di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo per verificare “l’eventuale sussistenza di ipotesi di reato” sul caso Arcelor Mittal-ex Ilva.
“ArcelorMittal conferma che non sarà lei a proseguire il piano di spegnimento e spetterà all’amministrazione straordinaria”, afferma il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli in una nota. “E’ chiaro che se per il 4 dicembre l’Ilva in amministrazione straordinaria non riassumerà celermente tutto il personale – dice – la situazione diventerà ancora più drammatica”.
I legali dei commissari dell’ex Ilva hanno depositato il ricorso cautelare e d’urgenza (ex articolo 700) contro la causa promossa da Arcelor Mittal per il recesso del contratto d’affitto dello stabilimento con base a Taranto. Il procedimento sarà trattato dal presidente della sezione A specializzata in materia di imprese, Claudio Marangoni.
La crisi dello stabilimento ex Ilva di Taranto oggi al centro di un incontro al Mise con sindacati ed azienda dopo che ArcelorMittal ha comunicato ai sindacati le date di spegnimento degli altiforni entro il 15 gennaio. L’azienda è tecnicamente tenuta a partecipare all’incontro al Mise dove partecipano anche i leader di Cgil, Cisl e Uil.
“Non permetteremo lo stop degli impianti”, ha detto il ministro Pd al Sud, Peppe Provenzano. “Lo Stato non permetterà che l’azienda fermi tutto col rischio di compromettere gli impianti. Mittal torni al tavolo, per salvare produzione, lavoro e ambiente”, ha affermato il ministro.
Caso Cucchi: condannati Carabinieri a 12 anni di reclusione
I due carabinieri Di Bernardo e D’Alessandro sono stati condannati a 12 anni per omicidio preterintenzionale nel processo per la morte di Stefano Cucchi. E’ quanto stabilito dai giudici della prima Corte d’Assise di Roma per la sorte dei cinque carabinieri, tre dei quali imputati di omicidio preterintenzionale per la morte di Stefano Cucchi, il geometra romano arrestato nell’ottobre 2009 per droga e poi morto una settimana dopo in ospedale.
“Stefano è stato ucciso, questo lo sapevamo e lo ripetiamo da 10 anni. Forse ora potrà risposare in pace”. Così Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, in aula alla lettura della sentenza. “Un po’ di sollievo dopo 10 anni di dolore e di processi non veri”. Così Rita Calore, madre di Stefano Cucchi dopo la sentenza di condanna dei due carabinieri abbracciando il marito. Subito dopo la sentenza, visibilmente commosso un carabiniere ha fatto il baciamano alla donna.
Maltempo: a Venezia la marea si ferma a 154 cm
La marea ha raggiunto una punta massima di 154 e ora, rileva l’Ufficio Meteo del Comune di Venezia, sta scendendo lentamente. Alto il valore anche a Burano dove la marea ha raggiunto i 149 centimetri e a Chioggia con 146. Allagato quasi per il 70%, il centro storico della città è semideserto.
Le maree eccezionali di questi giorni a Venezia (martedì 187 cm, mercoledì 144, oggi 154 cm) hanno battuto diversi record: mai infatti, dal 1872, si erano presentati due eventi di acqua alta superiori ai 150 centimetri nello stesso anno, men che meno nella stessa settimana.
Il Palazzo Ducale di Venezia è chiuso a causa dell’acqua alta eccezionale che sta nuovamente interessando la città. Lo rende noto la Fondazione Civici musei. Per lo stesso motivo il Patriarcato ha chiuso anche la Basilica di San Marco.
Con l’alta marea è stata sospesa la circolazione dei vaporetti in tutta Venezia. Il sindaco Brugnaro e il governatore Luca Zaia stanno effettuando un sopralluogo nelle zone più allagate, quelle attorno a piazza S. Marco. Ma tutta la città è di fatto allagata, con i turisti chiusi negli alberghi e i negozianti che tentano di limitare i danni.