Brexit: c’è l’accordo con l’UE
“Where there is a will, there is a deal: we have one!”
Questo è il tweet soddisfatto del Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, al termine di lunghe nottate di trattative. A ritenersi soddisfatto è anche il premier britannico Boris Johnson, che sottolinea come buona parte dell’accordo sia in realtà simile a quello proposto nel 2018, esortando il Parlamento a “lasciare che la Brexit sia fatta”. Infatti, il governo presenterà nella giornata di Sabato alla Camera dei Comuni la mozione per approvare il nuovo accordo; tuttavia, dalle prime reazioni a caldo, nè il Democratic Unionist Party (partito nordirlandese) nè il partito laburista sembrerebbero voler appoggiarlo, riponendo la fiducia in un remoto nuovo referendum. Forse, le sorprese in merito alla Brexit non sono ancora finite, mentre la scadenza del 31 Ottobre è sempre più vicina.
Alitalia: ecco altri 350 milioni
Nel nuovo Decreto fiscale approvato dal governo è previsto anche un nuovo prestito ponte semestrale di 350 milioni di euro, per “indilazionabili esigenze gestionali” della compagnia di bandiera italiana. Questa liquidità servirà a mantenere operativa l’azienda in attesa dell’offerta vincolante di Ferrovie dello Stato, per la quale si sono allungati i tempi. Ovviamente la notizia ha sollevato l’attenzione dell’opposizione, in particolare di Forza Italia, che afferma:
“Il nuovo prestito sarà pagato dai cittadini già duramente colpiti dalla manovra economica. Si parlava di quando e come farsi restituire il prestito ponte e si scopre invece che lo Stato stanzia altri 350 milioni”.
La Turchia apre alla tregua
Il Ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha comunicato che Ankara sarebbe disposta a cessare le operazioni militari se la Russia, in collaborazione con il governo siriano, cacci i curdi dalla regione nord-est della Siria. Dal lato opposto, i siriani accusano Erdogan di utilizzare “armi chimiche come fosforo bianco e napalm”; la vicenda non finisce tuttavia di destare scalpore in Occidente, tanto che il presidente americano Donald Trump ha inviato una lettera al Presidente turco per diffidarlo da ulteriori azioni, e il PdC italiano Giuseppe Conte ha intrattenuto una “accesa discussione telefonica” con lo stesso.