Processo civile, via libera alla riforma
La notte scorsa la maggioranza ha raggiunto un accordo sul processo civile dando il via libera alla discussione in Consiglio dei Ministri, previsto per la prossima settimana. Il Ministro della Giustizia Bonafede si dichiara soddisfatto del risultato; la riforma dovrebbe infatti portare al dimezzamento dei tempi del processo, portando quindi benefici alle imprese e favorendo gli investimenti con una maggiore certezza del diritto.
Le parti devono invece ancora trovare una posizione condivisa su altri due temi in ambito giustizia: il processo penale e la prescrizione. Il ministro ha avanzato alcune proposte per andare incontro alle diverse visioni, ma secondo l’esponente di Leu Pietro Grasso è difficile giudicare quanto tempo ci vorrà per trovare un accordo.
Il nodo cruciale rimane quello di garantire processi rapidi e giusti, facendo in modo di evitare la prescrizione dei reati, ovvero un fallimento del diritto e dello Stato.
Programmi di bilancio, Italia a rischio “non conformità”
La Commissione europea ha pubblicato il proprio parere sui Documenti Programmatici di Bilancio (DPB) dei Paesi membri. L’Italia, così come diversi altri Paesi, tra cui Francia, Belgio e Finlandia, risulta a rischio non conformità, ovvero si starebbe allontanando dai propri obbiettivi di lungo termine. Nonostante questo, il rischio di non conformità non è grave e non necessita di interventi immediati sulla manovra finanziaria, come era invece accaduto nel 2018. Di fatto in questi casi, che sono ormai la prassi per il Governo italiano dal 2014 in poi, la Commissione sospende il giudizio invitando il Paese a riallineare il bilancio con il patto di stabilità all’interno dei processi nazionali.
Fca accusata di corruzione
La casa automobilistica americana General Motors fa causa a Fiat Chrisler Autombiles e ai suoi ex dirigenti. La grave accusa è quella di aver corrotto il sindacato metalmeccanico statunitense United Auto Workers attraverso il pagamento di tangenti. I fatti si riferiscono ad una contrattazione collettiva risalente al 2009, con negoziati tra il 2011 e il 2015. La manipolazione avrebbe avuto lo scopo di far ottenere ad Fca un vantaggio competitivo che avrebbe quindi danneggiato GM. A sostenere le accuse, GM porterebbe le ammissioni di illeciti commessi dagli ex dirigenti di Fca rivelate attraverso le indagini penali dell’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti nel Distretto orientale del Michigan.