Thomas Cook in bancarotta
Dopo 178 anni di storia, Thomas Cook, l’agenzia viaggi britannica più antica al Mondo, ha dichiarato fallimento. Nonostante settimane di trattative serrate, la società non è infatti riuscita a trovare un accordo con i suoi creditori, che si erano resi disponibili ad approvare il piano di risanamento a condizione però che fossero prima raccolti 200 milioni di sterline, soldi necessari ad assicurare il corretto funzionamento delle attività durante il periodo invernale. Thomas Cook plc, creata nel 2007 dalla fusione di Thomas Cook AG e MyTravel Group, aveva accumulato perdite per oltre 2 miliardi di sterline e a niente è servito il piano di rilancio da 1,1 miliardi e la conversione del debito in azioni, come proposto dal gruppo Fosun, che controlla la società. “Questa è una dichiarazione che non avrei mai voluto fare” ha annunciato Peter Fankhauser, CEO di Thomas Cook, che ha proseguito esprimendo vicinanza ai dipendenti:
“Prima di tutto, voglio scusarmi con i miei 21mila colleghi che so che avranno il cuore a pezzi. Avete combattuto così duramente per rendere Thomas Cook un successo”.
La bancarotta lascia in difficoltà anche i circa 600mila vacanzieri che avevano acquistato un biglietto aereo di ritorno con Thomas Cook. Per quanto riguarda quelli di nazionalità britannica, l’aviazione civile ha programmato 45 aerei charter e il ministro degli Esteri ha promesso che “nessuno resterà bloccato all’estero”. Secondo la BBC si tratta della “maggiore operazione di rimpatrio mai fatta in tempo di pace”.
Mario Draghi sull’economia dell’Eurozona
Nella sua ultima audizione davanti alla commissione affari economici del Parlamento europeo, Mario Draghi ha illustrato lo stato di salute dell’economia europea e ha prospettato le possibili misure che dovranno essere adottate. Il Presidente della BCE ha affermato che
“lo slancio della zona euro è rallentato significativamente, più di quanto avevamo anticipato. Il PIL è ora previsto a 1,1% nel 2019, meno 0,6 punti dalle proiezioni di Dicembre, e 1,2% nel 2020, meno 0,5 punti da Dicembre”.
La crescita è infatti meno forte a causa della “debolezza del commercio internazionale, in un ambiente di persistenti incertezze legate alle politiche protezionistiche” e la soluzione ai problemi non può partire solo dalla politica monetaria, che tuttavia “deve restare accomodante per un prolungato periodo di tempo”.Secondo Draghi cioè “serve una strategia economica coerente nella zona euro”, all’interno della quale deve essere “più decisivo” il contributo della politica fiscale. In particolare “i governi con spazio nei bilanci, che affrontano un rallentamento, dovrebbero agire con tempestività. Allo stesso tempo, i governi con elevato debito pubblico dovrebbero perseguire politiche prudenti e rispettare gli obiettivi”.
Vertice UE, c’è l’accordo sui migranti
I ministri degli interni di Finlandia, Germania, Francia, Malta ed Italia hanno raggiunto un accordo sulla redistribuzione dei migranti. I quattro Paesi, che dovranno poi sottoporre l’intesa in sede europea, si impegnano cioè a redistribuire i migranti soccorsi da mezzi militari e dalle organizzazioni non governative (sono quindi esclusi quelli provenienti dai cosiddetti “sbarchi fantasma”) a e prevedere una rotazione dei porti di sbarco. C’è soddisfazione da parte della ministra Lamorgese, che spiega come da questo accordo si possa superare il principio di primo ingresso previsto dal Trattato di Dublino: “L’Italia non è più sola e arrivare in Italia o arrivare a Malta vuol dire arrivare in Europa e su questo c’è ampia condivisione da parte di tutti”. Luigi Di Maio fa eco alla collega di Governo, affermando di essere “contento e faccio i complimenti al ministro”, aggiungendo però che “la redistribuzione dei migranti non è la soluzione del fenomeno migratorio”.
La Borsa di oggi
Chiudono in territorio negativo Piazza Affari e Francoforte (-1,01%), ma anche Londra (-0,26%). Ad incidere sui listini sono stati i dati provenienti dall’economia tedesca, con l’indice PMI manifatturiero che è sceso rispetto alla attese, attestandosi a 41,4 punti, e registrando il punto minimo da oltre 10 anni. Sul fronte italiano Bankitalia ha reso nota la crescita nel 2018 del debito pubblico, che rispetto al PIL arriva al 134,8%, in aumento rispetto al 132,2% del 2017. A Piazza Affari il titolo migliore di giornata è Sciuker Frames (+22,61%), azienda avellinese specializzata in infissi e serramenti per finestre, mentre il peggiore è K+S AG (-18,07%), società tedesca produttrice di sale e di cloruro di potassio.