Pil quarto trimestre -0,3%
Secondo la stima preliminare dell’Istat nel quarto trimestre del 2019, la dinamica del Pil ha subito una battuta di arresto “si interrompe la debole tendenza positiva prevalsa nell’arco dei quattro trimestri precedenti, c’è un calo marcato nell’industria e in agricoltura, a fronte di un sostanziale ristagno per l’insieme del terziario”- commenta l’Istat. Dalla stima preliminare del Pil il Prodotto interno lordo nel quarto trimestre del 2019 scende dello 0,3% rispetto al terzo trimestre mentre rimane invariato su base annua. Il trimestre precedente aveva invece registrato un aumento dello 0,1% congiunturale e dello 0,5% tendenziale. Nel 2019 il Pil italiano ha registrato un aumento dello 0,2%, in netta frenata rispetto al +0,8% del 2018, si tratta di una prima indicazione sulla media annua il risultato completo sarà reso noto il prossimo 2 marzo.
Deutsche Bank, nel 2019 perdita netta di 5,3 mld
Deutsche Bank chiude il 2019 con una perdita attesa di 5,3 miliardi di euro, dopo aver assorbito oneri di trasformazione per 1,1 miliardi di euro, svalutazioni dell’avviamento di 1 miliardo e spese di ristrutturazione e fine rapporto di 805 milioni di euro. La perdita netta include inoltre aggiustamenti della valutazione delle imposte differite legate alla trasformazione per 2,8 miliardi di euro. L’Ad Christian Sewing commenta: “La nostra nuova strategia sta guadagnando terreno, la stabilizzazione dei ricavi nella seconda metà del 2019 e la nostra costante disciplina dei costi hanno contribuito a migliorare le prestazioni operative. Con la nostra solida posizione patrimoniale e un Common Equity Tier 1 capital ratio del 13,6%, siamo molto fiduciosi di poter finanziare la nostra trasformazione con le nostre risorse e tornare alla crescita”.
Borsa: Milano in forte calo, giù banche
La borsa di Milano segna un forte calo (-2.2%) come tutte le altre principali Piazze grazie al peso dell’emergenza coronavirus e dopo i dati sul Pil. Tra i titoli in fondo al listino principale ci sono le banche, con lo spread a 136. Le peggiori del listino risultano Banco Bpm (-4,6%) e Bper (-4,3) che ha visto un breve stop delle contrattazioni, a seguire Ubi (-3,7%), Unicredit (-2,7%) e Intesa (-2%). Bene Leonardo (+2,2%) sulle indicazioni di un 2019 sopra i target e Atlantia (+1,1%) con le voci di un dialogo col governo sulle concessioni. Su Ascopiave (+8,5%) con la vendita di una parte del pacchetto a A2a (-1,2%).