Confermata la fusione FCA-PSA
Dopo le indiscrezioni dei giornali americani nei giorni scorsi, viene oggi ufficializzata l’unione di Fiat-Chrisler Automobiles con Peugeot S.A. Il nuovo gruppo verrà controllato in pari misura dagli azionisti delle due società, affidando la presidenza a John Elkann e il ruolo di CEO a Carlos Tavares, già CEO di PSA.
L’operazione porterà alla nascita del quarto gruppo automobilistico più grande al mondo in termini di auto vendute, con 8.7 milioni di auto. A breve termine, ci saranno sinergie stimate per un valore di 3.7 miliardi annuali grazie ad economie di scala più efficienti e al maggior potere d’acquisto.
Dal punto di vista strategico, FCA potrà recuperare nel settore delle auto elettriche grazie allo sviluppo più avanzato di Peugeot, che a sua volta trarrà vantaggio dal miglior posizionamento di FCA sul mercato americano.
L’obbiettivo è quello di creare un nuovo gigante europeo che abbia le potenzialità per contrastare i concorrenti cinesi e americani in un momento delicato per il settore automobilistico.
USA, approvato l’impeachment di Donald Trump
Per la terza volta nella storia, il Presidente degli Stati Uniti è in stato di accusa. Con 232 a favore e 196 La Camera dei Rappresentanti ha infatti votato affinché Donald Trump sia ufficialmente processato per il caso Biden. L’accusa è che Trump abbia fatto pressione sul presidente ucraino Zelensky in modo da poter aprire delle inchieste contro il figlio del possibile rivale Joe Biden, facendo ricorso anche al blocco di alcuni fondi militari già stanziati.
La presidente della Camera Nancy Pelosi, esponente democratica, ha definito inevitabile la procedura, dal momento che Trump avrebbe tradito il proprio giuramento alla Nazione. In un tweet il Presidente americano afferma invece che questa sia “la più grande caccia alle streghe nella storia americana”.
Twitter bandisce la pubblicità politica
L’amministratore delegato del social network annuncia lo stop alla pubblicità di carattere politico, misura presa a livello globale:
“Un messaggio politico guadagna portata quando le persone decidono di seguire un account o retwittare. Pagare rimuove quella decisione, forzando messaggi politici . Crediamo che questa decisione non debba essere compromessa dal denaro”.
La misura non avrà ripercussioni economiche gravi sull’azienda che, secondo il CFO Ned Segal, ha guadagnato appena 3 milioni di dollari nel 2018. “E’ una questione di principio, non di soldi”.
Questa decisione si inserisce nel dibattito circa la posizione che i social dovrebbero prendere nei confronti della politica. In particolare, si discosta dalla visione della dirigenza di Facebook che continua a volersi mantenere neutrale circa i contenuti pubblicati e ha difeso fortemente la propria decisione di non volerne verificare la veridicità.