Sono finalmente arrivate le analisi istat per i primi trimestri del 2019, tra luci ed ombre andiamo ad analizzarle.
Il dato significativo, che più riassume la situazione italiana, ovvero il consumo delle famiglie è sostanzialmente fermo: cresce nel secondo semestre del 2019 dello 0,1%. Questo dato rispecchia l’immobilismo dell’economia italiana, in cui le famiglie temono per il futuro.
Infatti con un reddito disponibile che nell’ultimo trimestre cresce dello 0,9%, non cresce il consumo ma la propensione al risparmio. Questa è infatti cresciuta di 0,8 punti percentuali sul trimestre precedente, arrivando all’8,9%.
Oltre a questo la pressione fiscale è vista in aumento nel secondo trimestre arrivando al 40,5% con un aumento dello 0,3% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
Non solo cattive notizie però dato che, grazie a un affinamento dei modelli statistici utilizzati dall’Istat, sono state riviste le stime di agosto che stimavano una crescita zero ma che invece ora parlano di una crescita dello 0,1 %.
Si può notare inoltre una crescita delle esportazioni (+1,2%) e delle importazioni (+0,9%).
Infine l’ultimo dato positivo è la diminuzione del deficit sul PIL della P.A. che grazie a spese in aumento del 2% ma anche entrate in aumento del 2,5%, riesce a ridursi.
In questo scenario servirebbe sicuramente una politica che rilanci i consumi ma date le stringenti regole di bilancio, sembra difficile da realizzare.