Il fondatore e CEO di Twitter, Jack Dorsey, dona un miliardo di dollari per le attività legate al contrasto del coronavirus negli Stati Uniti. Si tratta della più grande azione di beneficienza portata avanti da un privato in occasione della pandemia. L’iniziativa costa a Dorsey circa il 28% del suo patrimonio complessivo, che secondo Bloomberg è di, o meglio era di, 3,9 miliardi di dollari, buona parte sotto forma di azioni.
L’operazione
Per il miliardo di dollari Dorsey attingerà alle sue azioni di Square, azienda nata nel 2009 di cui è sempre CEO e fondatore. Essa si occupa di facilitare i pagamenti digitali, in particolare permettendo di eseguirli con semplicità e sicurezza anche dal proprio smart-phone. La società è stata quotata in Borsa nel 2015. A inizio 2020 il suo valore è di circa 26 miliardi di dollari. Paradossalmente, Square vale più dell’azienda che ha reso Dorsey famoso, Twitter infatti è valutata intorno ai 22 miliardi di dollari.
Il paragone con gli altri miliardari
La donazione di Dorsey è record in termini assoluti e diventa incredibile se la si considera in proporzione al patrimonio. Il fondatore di Twitter aveva 3,9 miliardi di dollari ed ha donato un miliardo. Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio superiore ai 120 miliardi di dollari, ha donato, per l’emergenza Covid-19, 100 milioni all’associazione benefica Feeding America. Anche l’impegno di Bill Gates, che dispone di circa 100 miliardi di dollari, è andato di poco sopra i 100 milioni. Questo nonostante Gates parli ormai della filantropia come della sua prima ragione di vita. Infatti, tale è il costo stimato delle attività iniziate dalla Bill & Melinda Gates Foundation, per i laboratori in cui si studia un possibile vaccino e per i servizi sanitari gratuiti offerti alla comunità.
Il precedente di Dorsey
Jack Dorsey già in passato ha dato prova del suo straordinario senso della comunità. Nel 2015 Twitter dovette licenziare l’8% dei suoi dipendenti, per tagliare i costi diventati insostenibili. Il CEO mise a disposizione 200 milioni di dollari per garantire a tutti un indennizzo che permettesse loro di vivere bene avendo il tempo di cercare un nuovo buon lavoro. Questo perchè il licenziamento di massa arrivò quasi senza preavviso. Il denaro fu stanziato da Dorsey di sua tasca, il che gli costò circa un terzo delle sue quote di Twitter.