Il 15 ottobre 2019 il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza di sei pagine per la legge di Bilancio 2020. La Manovra economica, che ancora deve essere definita nel dettaglio, porterà un aumento delle spese per lo Stato di circa 30 miliardi di euro mentre le nuove entrate dovrebbero attestarsi intorno ai 15 miliardi di euro. L’obbiettivo primario, secondo quanto dichiarato, che il governo sta portando avanti con la nuova Finaziaria è quello di scongiurare l’aumento dell’IVA.
Nonostante le accese polemiche, i 5Stelle riescono ad averla vinta sugli alleati di governo e Quota 100 non sarà modificata.
Nuovi vantaggi per anziani e famiglie
Anziani
Dal 1992 in Italia è prevista perequazione automatica delle pensioni, ovvero ogni anno quelle più basse vengono adeguate al costo della vita. Queste vengono aumentate rispetto al loro ammontare della stessa percentuale di cui cresce il prezzo dei beni di consumo, per salvaguardare l’effettivo potere d’acquisto. Si parla in questo caso di rivalutazione delle pensioni.
Alla rivalutazione automatica delle pensioni, sempre secondo la legge del 1992, si può aggiungere un ulteriore aumento se inserito all’interno della Legge di Bilancio. Con la nuova Finanziaria, il governo italiano vuole aggiungere un’ulteriore rivalutazione delle pensioni per gli anziani che prendono fra i 1.500 ed i 2.000 euro lordi al mese. Questa misura sarà applicata per il triennio 2020-2022.
Famiglie
I servizi e le agevolazioni per le famiglie sono potenziati in maniera notevole nella Legge di Bilancio 2020. Infatti è previsto lo stanziamento di un nuovo fondo da 2 miliardi di euro per il sostegno alle famiglie, da usare nel triennio 2020-2022. Inoltre ci saranno 400 milioni di euro in più di budget per il bonus nascite. Sarà istituita una carta bimbi con 400 euro al mese da spendere in prodotti e servizi utili a crescere un bambino. Questa sarà valida per 12 mesi dalla nascita di un figlio o di una figlia.
Ci saranno anche importanti sovvenzioni per gli asili pubblici. Le rette saranno ridotte e per le famiglie sotto un certo basso reddito addirittura azzerate.
Taglio delle tasse per chi guadagna meno di 35.000 euro l’anno
Ci sarà un taglio del cuneo fiscale per tutti i lavoratori con reddito compreso fra 26.600 e 35.000 euro annui. Questi si aggiungeranno a quelli con uno stipendio compreso tra gli 8.000 ed i 26.600 euro, per i quali le agevolazioni fiscali erano già previste dal bonus Renzi.
Si abbassano le detrazioni IRPEF
Le detrazioni IRPEF sono agevolazioni fiscali che vengono concesse in base alle spese sostenute dal contribuente. Queste si calcolano prendendo una percentuale della spesa effettuata, il cui valore sarà scalato dalle imposte. Esistono diverse tipologie di situazioni, con diverse percentuali, che cambiano in base al contesto. La Legge di Bilancio 2020 andrà a colpire le più usate, quelle pari al 19% dell’importo speso.
Tale misura interesserà i cittadini con un reddito superiore ai 120.000 euro l’anno, diminuendo progressivamente fino ad azzerarsi dai 240.000 euro in poi. Questa misura, tuttavia, non includerà le spese sanitarie, che sono anche quelle per cui la detrazione IRPEF al 19% è più utilizzata.
Tassa sul fumo
Sarà applicata una nuova tassa sul fumo, sia quello tradizionale che quello elettronico. Da questa imposta, che deve ancora essere definita nel dettaglio, si punta a ricavare circa 45 milioni di euro in più dalle sigarette classiche e 160 milioni dal tabacco trinciato e dai prodotti legati al fumo elettronico.
Plastic Tax e Sugar Tax
Da giugno 2020 si programma di far entrare in vigore la Plastic Tax. Questa secondo la bozza della Legge di Bilancio del 15 ottobre 2019 sarà di un euro per ogni chilo di plastica per imballaggi e contenitori.
Sarà applicata anche una Sugar Tax sulle bibite zuccherate. L’ammontare di questa imposta non è ancora stato stabilito. Tuttavia Assobibe, l’associazione degli industriali delle bevande, ha attaccato con forza questa misura definendola inutile. Infatti, fa notare l’associazione, il consumo di bibite contenenti zucchero in Italia, nel 2019, è in costante calo da 10 anni.
Torna il Bonus per i diciottenni
Sarà reintrodotto il bonus cultura per i diciottenni, già concesso in passato, nella precedente legislatura. Questo dovrà valere, secondo i portavoce del governo, sempre 500 euro per ognuno, tuttavia i fondi saranno più bassi, 160 milioni di euro contro i 240 stanziati in precedenza. Questo non rappresenterà un problema secondo Matteo Renzi che ha dichiarato di contare sul fatto che, come fu per il precedente esperimento sul bonus cultura, non tutti i diciottenni lo utilizzeranno.