Cattive notizie per il gigante del trasporto alternativo: Uber ha perso la licenza per operare a Londra. La decisione è arrivata dopo che le autorità hanno scoperto che oltre 14.000 viaggi sono stati effettuati da autisti senza assicurazione.
Transport for London (Tfl), l’azienda responsabile dei trasporti pubblici nella Città, aveva già a settembre concesso un rinnovo solamente parziale per Uber, che invece lo aveva richiesto nella sua forma completa. L’azienda si è dovuta così accontentare di una licenza di soli due mesi che, terminata oggi, non è stata più rinnovata dalla Tfl.
Ciò che ha spinto Tfl a colpire così duramente Uber è stata principalmente la questione sulla sicurezza, ritenendo che i passeggeri si trovassero quotidianamente in pericolo a causa della mancanza di controlli sugli autisti, così come della loro assicurazione. Addirittura in alcuni casi i driver hanno continuato a trasportare persone nonostane la loro patente di guida fosse stata revocata. L’azienda pubblica ha specificato di aver segnalato diverse volte queste problematiche, ma non avendo la certezza che esse sarebbe state risolte nel futuro ha ritenuto Uber non adeguata alla città di Londra.
Uber intanto continuerà a fornire il proprio servizio ai londinesi, perché contesterà la decisione, così come ha già fatto in passato.
I sindacati, e ovviamente l’azienda stessa, fanno però notare che dal servizio di Uber dipendono non solo più di 3 milioni di clienti, ma soprattutto 50.000 autisti che nel caso peggiore andrebbero a perdere il proprio lavoro. Prevedibile anche la risposta alla notizia da parte della Licensed Taxi Drivers’ Association, che condivide la decisione presa dal sindaco.