I due leader hanno parlato ai giornalisti alla Casa Bianca durante una conferenza stampa in seguito al loro meeting.
Tra gli argomenti principali trattati durante l’incontro spiccano la questione dei dazi e l’impegno militare.
Risale a pochi giorni fa la notizia riguardante i nuovi dazi americani che potrebbero andare a colpire l’Europa e in particolare l’Italia, una “vendetta” per la questione degli aiuti che l’Unione ha concesso a Airbus, ritenuti illegali dalla Wto. Mattarella ha riferito a Trump le critiche mosse dal nostro Paese sui dazi, visto che l’Italia verrebbe colpita troppo duramente (praticamente 1 miliardo sui 7 totali) per una questione in cui ha giocato un ruolo marginale. Al Presidente degli Stati Uniti è stato ricordato il forte legame tra i Paesi, uniti sicuramente culturalmente, ma anche militarmente ed economicamente. Mattarella riporta che l’Italia è il quinto contributore alla Nato ed è secondo solamente agli Usa per quanto riguarda l’impegno in termini di truppe, aggiungendo che:
«Le tensioni commerciali non giovano a nessuno»
e che, appunto, una reciproca imposizione di dazi (così risponderebbe infatti l’Europa) sarebbe dannosa per entrambe l’economie.
Trump promette a Mattarella che valuterà le critiche mosse:
«Non vogliamo essere duri con L’Italia»
Il Presidente si dice contento del rapporto tra il suo Paese e l’Italia, in particolare per gli investimenti reciproci e il prossimo acquisto di 90 caccia F-35, ma comunque fa notare che l’Italia non spende abbastanza in difesa: la Nato prevede un impegno minimo per i suoi membri del 2% del proprio PIL, ma il Bel Paese si ferma all’1.1%.
Trump si lamenta dell’alto deficit commerciale (differenza tra import ed export) con l’Europa, 20% del quale è determinato dal’Italia, affermando che la situazione potrebbe essere risolta immediatamente, ma sarebbe una mossa troppo dura nei confronti dell’Unione.
Mattarella ha colto l’occasione per ribadire la condanna dell’Italia riguardo all’operazione della Turchia in Siria.