Elon Musk ha segnato un nuovo successo, facendo volare ed atterrare per la prima volta un prototipo della Starship a (quasi) grandezza reale.
La missione
Nella notte tra il 4 e il 5 agosto, verso le 2 del mattino (ora italiana), allo stabilimento SpaceX di Boca Chica, Texas, si è sentito nuovamente un suono attesissimo dagli ingegneri e dai tanti appassionati che piazzano telecamere intorno alle zone di lancio. Si trattava della sirena di allarme che indicava 10 minuti di distanza da un nuovo lancio.
Passato questo intervallo di sicurezza, il singolo motore Raptor all’interno del prototipo Starship SN-5 si è acceso, incominciando a sollevare quello che sembra un semplice silo di metallo.
Decine di metri di acciaio con una lunga coda di fuoco hanno raggiunto con calma i 150 metri di altitudine, e dopo essersi spostati lateralmente di un altro centinaio di metri hanno toccato dolcemente terra, estraendo prima numerose “zampe” per l’atterraggio. Un vero successo, come quello del suo piccolo predecessore che volò nel 2019, lo Starhopper.
Il prototipo che ha volato è “quasi” a grandezza reale perché è sprovvisto del cono aerodinamico in punta, il cui peso è stato comunque simulato da un blocco posto sulla sua sommità.
Un piccolo volo per Starship, un grande salto verso Marte
Con questi voli SpaceX si pone sempre più vicina alla realizzazione di una vera Starship, l’astronave con cui intendono cambiare il mondo aerospaziale e gettare le basi per rendere l’umanità una civiltà multiplanetaria.
Starship, grazie alle sue possibilità di riutilizzo completo, ai potenti motori, al grande carico trasportabile e capacità di atterraggio, potrà avere molti scopi differenti, uno più rivoluzionario dell’altro. Musk la vuole utilizzare per esempio per trasportare persone da una parte all’altra della Terra in meno di mezz’ora (per esempio da New York a Londra), mentre la navicella è stata scelta dalla Nasa per raggiungere la Luna e farci scendere nuovamente l’uomo. L’obiettivo principale di Elon, però, è sempre lo stesso da quando ha fondato la compagnia: andare su Marte per colonizzarlo. E avere una Starship funzionante è il primo pilastro su cui verrà costruita questa mastodontica opera.
La strada è ancora lunga, e ci aspettano sicuramente tante altre esplosioni, come quelle che hanno distrutto tanti altri prototipi che non hanno saputo resistere all’alto stress dei molti test criogenici e di pressurizzazione, così come di accensione dei motori Raptor, che sono essi stessi in fase di sperimentazione. Questi motori non sono gli stessi che vengono utilizzati attualmente sul Falcon 9 (i Merlin), e saranno il doppio più potenti.