Panini S.p.A. è in vendita e la società è stata valutata a 2 miliardi di euro. I maggiori azionisti della storica azienda, famosa per le figurine dei calciatori, intendono cedere le loro quote, non è chiaro se tutte o una buona parte, forti degli ottimi risultati degli ultimi anni. Nel 2020 il fatturato è stato di 800 milioni di euro, con il record di 939 milioni raggiunto nel 2018, anno dei mondiali in Russia. Sebbene un picco negli incassi sia normale l’anno dei mondiali, quello del 2018 ha rappresentato un caso straordinario, in forte miglioramento rispetto ai 703 milioni registrati nel 2014, con la precedente edizione dell’evento.
I proprietari ed i possibili acquirenti
A inizio 2021 i maggiori azionisti della Panini sono l’attuale CEO, Aldo Hugo Sallustro, e le sorelle Anna e Teresa Baroni. La società, fondata nel 1961, ha cambiato proprietari molte volte nel corso della sua storia. Hugo possiede le sue quote dal 1999, mentre le due Baroni le hanno acquistate nel 2016 da Fineldo, la holding di proprietà della famiglia Merloni. La possibilità di vendere la società, o buona parte delle azioni, c’è dal 2014 quando, a seguito degli ottimi risultati ottenuti coi mondiali in Brasile, diversi fondi di private equity dichiararono di essere interessati ad acquistarla. Da allora Panini ha continuato ad avere una tendenza positiva nei ricavi, che non ha per nulla risentito della pandemia di Covid-19. Nel 2020, infatti, l’azienda ha registrato un fatturato di 800 milioni di euro.
In vista della probabile vendita, Hugo e le sorelle Baroni hanno commissionato agli analisti di Lincoln International, una grossa banca d’investimento, di stimare la capitalizzazione della Panini. Secondo i banchieri, a seguito dei risultati del 2020, l’azienda vale ben 2 miliardi di euro. A queste condizioni, fra i vari possibili acquirenti i più interessati sono il fondo svedese Eqt e gli statunitensi Carlyle, Kkr e Advent International.
La nascita delle figurine Panini
La storia della Panini è iniziata nel 1961 quando quattro fratelli, Giuseppe, Benito, Umberto e Franco Panini, proprietari di un piccolo chiosco, decisero di iniziare a produrre e vendere la prima edizione delle figurine dei calciatori. All’inizio non era incluso l’album raccoglitore per collezionarle, che sarà introdotto nove anni dopo, nel 1970, anno dei mondiali in Messico. Il nuovo stile ebbe un successo eccezionale, che portò le figurine dei calciatori Panini ad affermarsi in poco tempo in tutta Italia. Nel 1988 i fondatori dell’azienda accettarono di cederla al gruppo Maxwell, per l’equivalente di 165 milioni di euro in lire del tempo.
Gli affari
Dal 1988 Panini S.p.A. ha cambiato proprietari diverse volte, restando però un’azienda solida. Nel 2021 la società vende i suoi prodotti in circa 125 Paesi nel mondo e conta circa mille dipendenti, di cui la maggior parte, 450, impiegati nella sede centrale, a Modena. Panini produce molte serie di figurine collezionabili oltre a quelle dei calciatori. Ogni anno in media vengono lanciate 50 diverse collezioni, molto varie fra loro. L’azienda, inoltre, stampa le edizioni in italiano dei fumetti Marvel, dal 1994, e della serie Topolino, dal 2013.