L’esborso per la messa in opera dei Giochi olimpici viene spesso sottostimato dai comitati organizzatori.
Come dimostrato da uno studio dell’università di Oxford, tra il 1960 e il 2016, le Olimpiadi hanno fatto registrare costi effettivi pari a oltre due volte e mezzo le previsioni (+176% per le estive e +142% per quelli invernali).
Il costo medio per i Giochi estivi è stato pari a $5,2 miliardi e $3,1 miliardi per quelli invernali. Le manifestazioni estive più costose, fino ad oggi, sono state quelle di Londra 2012 con $15 miliardi, mentre per quelle invernali, Sochi 2014, con $21,9 miliardi.
Il superamento dei costi si riscontra comunque in tutti i Giochi, senza eccezioni.
I vantaggi
Non solo esborsi svantaggiosi, ma esistono certamente anche possibili vantaggi nell’ospitare un evento di queste dimensioni. Oltre al turismo, le città ospitanti ottengono infatti posti di lavoro e miglioramenti delle infrastrutture di cui potranno beneficiare in futuro. Ad esempio, Rio ha costruito 15.000 nuove camere d’albergo per accogliere i turisti, mentre Pechino ha speso oltre $22,5 miliardi per la costruzione di strade, aeroporti e ferrovie. La stessa Roma, nel lontano 1960, ha costruito opere imponenti presenti ancora oggi come Fiumicino e lo Stadio Olimpico.
Gli svantaggi
D’altro canto, molte delle arene costruite richiedono parecchia manutenzione e rimangono spesso inutilizzate.
Montreal ha finito di ripagare il suo debito dai giochi del 1976 solo nel 2006, mentre i contribuenti russi pagheranno quasi $1 miliardo all’anno per Sochi 2014. È da segnalare come la maggior parte delle strutture create per le Olimpiadi di Atene nel 2004 hanno contribuito alla crisi del debito pubblico della Grecia.
Non sembrano più rosee le previsione dell’imminente manifestazione di Tokyo. Le stime indicano che le Olimpiadi costeranno $15,4 miliardi, inclusi $3 miliardi di costi per il rinvio dovuto alla pandemia: l’esborso più grande tra tutte le edizioni estive.