Attualmente lo streaming musicale è una delle principali fonti di sostentamento per i musicisti.
Ma quanto vengono effettivamente pagati?
Esistono molteplici fattori che influiscono sulla quantità di denaro pagato agli artisti, come il Paese dell’ascoltatore, la tipologia di abbonamento, il tasso di royalty dell’artista specifico ed il prezzo e la valuta dei vari Stati.
La classifica
Secondo una classifica aggregata elaborata da Statista, Apple Music è la piattaforma che garantisce i pagamenti più alti in proporzione al numero di ascolti, $1 ogni 100 riproduzioni.
Il servizio di streaming francese Deezer è al secondo posto con circa 185 riproduzioni necessarie per arrivare ad $1, mentre Amazon è terza, con circa $1 ogni 200 riproduzioni.
Spotify è solamente al quarto posto della classifica con 312 ascolti per far guadagnare $1. Sebbene questo valore sia solo leggermente al di sotto della media, il servizio svedese vanta quasi il triplo di abbonati paganti rispetto ai suoi principali concorrenti.
Il mercato dello streaming
Nonostante i meccanismi e i modelli di pagamento necessitino ancora di miglioramenti, lo streaming musicale è diventato certamente la fonte di entrate più importante nel settore.
Nel 2020, circa il 62,1% dei guadagni totali provenivano dai servizi di streaming, mentre gli acquisti di record fisici e download digitali rappresentavano rispettivamente il 19,5% e il 5,8%.
Nel 2019 la dimensione del mercato globale dello streaming musicale è stata valutata $12,8 miliardi e si stima che raggiungerà $24,7 miliardi entro il 2027 con un tasso annuo di crescita del +9,8% dal 2021 al 2027.