La Federal Aviation Administration (FAA) statunitense è finita sotto accusa per il caso del Boeing 737 Max, modello entrato in servizio nel 2017. L’aereo in meno di 3 anni si è già reso protaginista di due disastri molto gravi, in Indonesia, ottobre 2018, ed in Etiopia, marzo 2019. Questi sono costati la vita, nel complesso, a 346 persone. L’FAA è l’ente statunitense incaricato di controllare il rispetto della norme nell’ambito dell’aviazione civile.
I responsabili dell’organizzazione governativa nel 2018, chiamati a riferire sui fatti relativi alla tragedia in Indonesia, parlarono di un rischio quantificabile in un incidente ogni 3 anni senza la correzione dei difetti del modello. Si tratta di un livello di rischio abbastanza ordinario, in linea con il numero di disastri in cui in media sono coinvolti tutti i modelli di aereo. Secondo quanto ammesso davanti al Congresso dall’amministratore della Federal Aviation Administration, Stephen Dickinson, l’effettiva insatabilità del Boeing 737 Max è stata molto sottostimata nei documenti ufficiali.
Com’è emersa la vicenda
Le irregolarità commesse dalla Federal Aviation Administration sono state scoperte attraverso un’indagine interna, la TARAM (Transport Airplane Risk Assessment Methodology). Come era già noto, ad essere difettoso è soprattutto il sistema per il pilotaggio automatico del 737 Max, il MCAS. Secondo quanto emerso, non solo gli analisti dell’FAA hanno sottostimato i rischi ma lo avrebbero fatto di proposito. Infatti, i risultati ottenuti dagli ispettori della TARAM sarebbero gli stessi ottenuti dai loro colleghi chiamati nel 2018 a riferire al Congresso.
La responsabilità di Boeing
Degli ex dipendenti Boeing, fra cui in particolare l’ex dirigente Ed Pierson, hanno riportato i riflettori sulla casa produttrice di aerei, denunciando gravi irregolarità di metodo nella gestione della produzione del 737 Max. Nella creazione del Boeing 737 Max, Pierson ha parlato di una <<fabbrica nel caos>>. La creazione del modello sarebbe stata portata avanti con una fretta frenetica, con i dirigenti che arrivavano ad ignorare i problemi di sicurezza segnalati da tecnici e ingegneri, pur di concludere il prima possibile il progetto. Dal punto di vista legale a rischiare, tuttavia, saranno probabilmente solo i dirigenti incriminati, oltre ai responsabili della Federal Aviation Adminitration.
La risposta dei mercati
L’aereo Boeing 737 Max è in fase di riprogettazione per correggere i difetti del velivolo. Il suo impiego è stato bloccato dal Congresso a marzo 2019, a seguito del disastro aereo in Etiopia. La società produttrice di areomobili sperava che il blocco sarebbe durato solo fino a fine 2019, il che non potrà più avvenire.
La società è crollata in Borsa mercoledì 11 dicembre, subito dopo l’audizione dell’amministratore della Federal Aviation Administration, avvenuta la mattina negli Stati Uniti. Tuttavia, Boeing è rientrata del tutto delle perdite nel pomeriggio, arrivando perfino a chiudere in crescita rispetto all’inizio della giornata.