In USA scoppia l’allarme e il Presidente Trump si schiera prontamente contro una delle mode degli ultimi anni, specie tra i teenagers: le sigarette elettroniche aromatizzate. Le principali istituzioni statunitensi parlano ormai di una vera e propria epidemia, stando ai recenti numeri: oltre 450 di casi di problemi polmonari e 6 casi di decesso accertati.
Alla base di tutto vi sarebbe la diversa composizione delle sigarette elettroniche rispetto al classico tabacco, nonché i liquidi aromatizzati utilizzati per sciogliere il principio attivo della cannabis meglio noto come THC. L’insufficienza polmonare dipenderebbe proprio da queste sostanze adulteranti, non sempre sottoposte ad un adeguato controllo e spesso acquistate sottobanco o online, mentre non vi sarebbero collegamenti con le e-cigarettes al tabacco. Dura la replica del Presidente Trump durante un recente incontro tenutosi nell’Ufficio Ovale con il Ministro della Sanità Azar: “Non possiamo lasciare che le persone si ammalino e i nostri giovani siano colpiti”.
La Food and Drug Administration (FDA) si è prontamente messa al lavoro per vietare la vendita dei prodotti incriminati, divieto che con molta probabilità non sarà sospeso fintanto che gli studi di causa-effetto sui pazienti affetti da problemi polmonari non saranno ultimati. Il business creatosi negli ultimi anni, che va dalle grandi industrie produttrici ai venditori finali dei prodotti contraffatti, rischia di essere definitivamente messo all’angolo.
L’ultimo in ordine di tempo, a schierarsi contro il mercato delle e-cigarettes è stato l’ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, che ha promesso di stanziare $160 milioni per contrastarne la diffusione tra i teenagers americani.