Virgin Galactic, la compagnia di turismo spaziale fondata da Richard Branson, ha raggiunto la borsa di Wall Street. Il titolo verrà scambiato sotto il nome SPCE.
Un accordo da 800 milioni di dollari
Virgin Galactic è riuscita ad evitare la procedura classica per entrare in borsa grazie ad un accordo con la Social Capital Hedosophia, con il quale ha ottenuto l’accesso diretto al New York Stock Exchange (NYSE) e diventando a tutti gli effetti la prima compagnia di turismo spaziale ad essere scambiata in una borsa.
Il 49% della compagnia è stato acquistato dalla holding Social Capital Hedosophia per 800 milioni di dollari. Il suo fondatore, un ex dirigente di Facebook, ha investito personalmente 100 milioni di dollari, mentre altri 20 arriveranno dalla Boeing, portando il valore della Virgin Galactic a circa 1.5 miliardi.
Il valore della holding è intanto già salito dell’11% da quando ha ufficializzato l’accordo.
Lo spazio a chi può permetterselo
Il core business della Virgin Galactic è il turismo spaziale, trovandosi dunque in competizione con un paio di giganti: Elon Musk con SpaceX e Jeff Bezos con Blue Origin. La compagnia vuole vendere la possibilità di raggiungere lo spazio con dei brevi voli suborbitali, e ancora prima di effettuare il primo viaggio commerciale ha già venduto 600 biglietti ad un prezzo di 250.000 $ l’uno.
L’obiettivo è far volare i primi clienti già dall’anno prossimo. I voli partiranno da un esclusivo spazioporto in New Mexico, ma più avanti lo spazio potrà essere raggiunto anche dal nostro Paese, dove è prevista la costruzione di un altro hub della Virgin. Nel frattempo la nostra Aeronautica ha già acquistato un volo dalla Virgin.
Il mese scorso la Virgin ha mostrato le tute che verranno indossate dai passeggeri, sviluppate grazie ad una collaborazione con Under Armour.