Quanto è stata pagata l’Isola di Serpentara, piccola isola sarda, acquistata dall’imprenditore romano Fabio Sbianchi?
L’isola di Serpentara, isola mediterranea nell’area marina protetta Capo Carbonara-Villasimius (Sardegna) è stata acquistata dall’imprenditore romano Fabio Sbianchi per poco più di mezzo milione di euro (ca. 600 mila euro).
L’isola, distante 3 miglia marine dalla costa, ha una superficie di 134 ettari e un paesaggio dominato da arbusti e granito: è sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale soggetta alle regole del piano paesaggistico regionale.
Dietro l’operazione non ci sarebbe un mega progetto immobiliare (difficile da implementare per i numerosi vincoli ambientali), bensì a detta dello stesso imprenditore romano “la volontà di preservare un angolo della Sardegna magico”.
Sbianchi è un imprenditore che ha costruito la propria fortuna grazie alle scatole nere montate sulle auto in grado di registrare quel che avviene in caso di incidente. Gestisce un’azienda globale, Octo Telematics, con sedi a Roma, Londra, Boston, Stoccarda, Madrid e San Paolo che fattura più di 250 milioni di euro.
Spactiv, la Spac guidata da Borletti, ha individuato di la società target per la business combination. Di quale società stiamo parlando?
Saranno le creazioni di Elisabetta Franchi a sbarcare su Piazza Affari nel corso del 2020 grazie alla business combination con la Spac Spactiv.
La società che prende il nome dalla sua fondatrice Elisabetta Franchi è ben posizionata sul mercato italiano e la quotazione in borsa darebbe ulteriore impulso alla crescita anche sul mercato internazionale. Nel 2018 ha chiuso con un fatturato di 115,6 mln di euro, un Ebidta di 22,3 e un utile di 15 mln di euro.
A quanto ammonta l’offerta della Borsa di Hong Kong per l’acquisto del London Stock Exchange, il listino di Londra che controlla anche Piazza Affari?
La Borsa di Hong Kong ha lanciato un’offerta d’acquisto del valore di 32 miliardi di sterline (36 miliardi di euro) inclusi debito, contanti e azioni. L’obiettivo è unire le due società di gestione dei mercati, annuncia in una nota la società cui fa capo il listino della ex colonia britannica. Il London Stock Exchange fa gola a tutti: a inizio estate anche la corazzata Blackstone, il fondo di investimento più grande al mondo, si è lanciato in una scalata alla Borsa con una proposta di matrimonio tra LSE e il gruppo di informazioni Refinitiv, cosa che farebbe del colosso finanziario americano il primo azionista di Londra. Ora invece sulla scena compare la Cina.