Quale compagnia telefonica è stata multata dall’AGCM?
A) WIND
B) TIM
C) VODAFONE
Tim è stata accusata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per una doppia violazione del Codice del Consumo ricevendo una sanzione di importo complessivo pari a 4,8 milioni di euro. L’azienda sarebbe colpevole di non aver fornito informazioni dettagliate nella promozione delle offerte personalizzate “winback”, mirate a recuperare clienti perduti, e di aver attivato servizi non richiesti senza l’espresso consenso del consumatore. I clienti venivano infatti contattati tramite call center o sms attraverso cui venivano presentate le offerte da parte dell’operatore, chiamato ad indicare il piano tariffario, compreso di prezzo mensile e traffico incluso, ma omettendo gli ulteriori costi e vincoli che tale piano avrebbe automaticamente attivato una volta accettata l’offerta. Il consumatore è stato dunque condotto in errore con la violazione dell’art. 65 del Codice del Consumo. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha così denunciato l’accaduto: “Le compagnie telefoniche la devono smettere di mandare sms o fare telefonate in cui omettono di indicare tutti i costi legati alle loro offerte o i vincoli per usufruirne. Il preventivo consenso del consumatore va sempre chiesto e deve essere espresso”.
Wall Street: quale azienda ha raggiunto i mille miliardi di dollari di capitalizzazione?
A) Alphabet
B) Amazon
C) Apple
Alphabet, la holding a cui fa capo Google, nonché aziende di ricerca, biotecnologie ed investimenti finanziari, ha registrato nell’ultimo mese un incremento dell’8% che le ha permesso di raggiungere l’esclusiva capitalizzazione di 1.000 miliardi di dollari. Con questo risultato Aplhabet si posiziona al quarto posto in classifica dopo Amazon, Apple e Microsoft. Tale risultato è riconducibile all’operato della nuova gestione a cui, da poco più di un mese, fa capo Sundar Pichai, amministratore delegato di Google Inc. dal 2 ottobre 2015 e di Alphabet dal 3 dicembre 2019; carica che gli è stata affidata dai due fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, i quali non si sono mai eccessivamente curati di Wall Street. Si tratta di un traguardo importante per la società che ha visto crescere il proprio valore da 1.305,3 a 1.450,16 dollari per azione, attirando l’attenzione degli investitori convinti che Pichai possa aumentare i buyback (operazioni di acquisto di azioni proprie da parte di una società per azioni) e sostenere il titolo con un contenimento delle spese e altre iniziative che aprono un nuovo capitolo nella storia di Alphabet. Entrata nella borsa valori di New York solo nel 2004, la società ha raggiunto i 1.000 miliardi di capitalizzazione in un arco temporale alla pari di nessun altro colosso tecnologico: Apple e Microsoft quotati nel 1980 hanno raggiunto tale soglia tra il 2018 e il 2019, mentre Amazon, sbarcata a Wall Street nel 1997 vi è riuscita solo nel 2008.
Quale potenza mondiale ha approvato il Green Deal?
A) Stati Uniti
B) Russia
C) Europa
È stato il parlamento di Bruxelles a dire di sì al nuovo piano ecologico Green Deal per l’Europa. La Commissione Europea, con orgoglio, ha ufficialmente sancito nella legge l’obiettivo che porterà tutti i paesi membri ad impegnarsi costantemente per il raggiungimento di emissioni zero entro il 2050. “Se c’è un settore in cui il mondo ha bisogno della nostra leadership, è la protezione del clima” ha dichiarato Ursola von Der Leyen, presidente della commissione. Ovviamene il piano prevede una somma d’investimenti non indifferente, ma le previsioni sono ottimiste: i soldi non mancano e nei prossimi dieci anni, secondo le stime, verranno stanziati almeno mille miliardi di investimenti. Occorre adottare una strategia a lungo termine se si vogliono davvero cambiare le cose. “Non possiamo fallire. Quando si parla d’investimenti occorre pensare verde” ha affermato la vicepresidente Valdis Dombrovskis. Un ruolo centrale verrà assunto dalla Banca Europea che, pronta a trasformarsi in una “banca climatica”, contribuirà a sostenere le politiche di decarbonizzazione attraverso il finanziamento di almeno il 25% della quota stanziata. Inoltre la presidente della Commissione europea si è dimostrata molto decisa a restare fedele al proprio “impegno verde”, come si nota nelle sue parole: “È una questione di vita o di morte per l’Europa e per il mondo intero. Come può non essere una questione di vita o di morte, se l’85 % delle persone che vivono in condizioni di estrema povertà abita nei 20 paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici? Come può non essere una questione di vita o di morte, se vediamo Venezia sommersa dall’acqua, le foreste portoghesi in fiamme e i raccolti della Lituania dimezzati dalla siccità? Sono eventi già accaduti in passato, non vi è dubbio, ma mai con questa frequenza e questa intensità. Nella lotta ai cambiamenti climatici non c’è un minuto da perdere. Più in fretta l’Europa interverrà, meglio sarà per i nostri cittadini, la nostra competitività e la nostra prosperità. Il Green Deal europeo è imprescindibile per la salute del nostro pianeta e della nostra popolazione, ma anche per la nostra economia”.