Francia: approvata la tassa del 3% sul fatturato delle Big Tech
Il Senato francese ha approvato in via definitiva la legge che impone una tassa del 3% del fatturato alle grandi società tecnologiche che offrono servizi digitali ai consumatori francesi e che realizzano ricavi annui superiori ai 750 milioni di euro su scala gloobale e di 25 milioni di euro in Francia. Questa tassa colpirà una trentina di società in tutto il mondo, tra queste le americane Alphabet, Apple, Amazon, Facebook ma anche società cinesi come Alibaba, tedesche, spagnole, britanniche ed anche una società francese, la piattaforma di advertising Cirteo. I tecnici del governo francese stimano che la nuova tassa possa portare ad un incremento delle casse dello Stato di circa 500 milioni di euro l’anno. L’America tuttavia non sembra approvare la nuova legge per i servizi digitali di fatti l’amministrazione Trump ha avviato una indagine formale contro questo provvedimento.
Cina: Tria annuncia l’emissione dei panda bond
Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in vista della chiusura dei lavori del Forum Italia – Cina a Milano, ha annunciato l’emissione a breve di panda bond che, almeno inizialmente, avranno un valore di 150 milioni di euro. I panda bond rappresentano un’opportunità di finanziamento per le imprese che vede coinvolta anche la Cassa Depositi e Presiti; in essa vi sono difatti circa 60 aziende italiane che operano in Cina e che generano 3,5 miliardi di fatturato. L’obiettivo di questa operazione è quello di realizzare un supporto finanziario più strutturato alle imprese italiane in Cina per affrontare la crescente domanda di Made in Italy e rafforzare parallelamente l’intesa tra i due paesi nella direzione di uno scambio di “best practice” in materia di spesa pubblica, tassazione e supervisione della finanza pubblica.
Fondi russi alla Lega, aperte le indagini della procura
La procura di Milano ha aperto un’indagine sui presunti fondi russi che avrebbe ricevuto la Lega secondo quanto riportato nella giornata di ieri da Buzzfeed e dall’ Espresso. L’ipotesi di reato è di corruzione internazionale. L’inchiesta è affidata al procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e ai pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta del dipartimento “reati economici transnazionali”, questi dovranno verificare se nella presunta compravendita di petrolio una parte del prezzo, oltre a quella che secondo le registrazioni audio pervenute da BuzzFeed doveva andare alla Lega, sia o meno arrivata ai funzionari pubblici russi. Sul fronte politico i due capigruppo al Senato e alla Camera, hanno annunciato il “deposito, nei prossimi giorni, di una proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta”.
Rapporto Uif: nel 2018 sono aumentate del +4,5% le operazioni sospette
Claudio Clemente direttore della Uif, unità di informazione finanziaria istituita presso la Banca d’Italia ma dotata di autonomia, ha presentato la relazione annuale nella quale si rileva che nell’anno 2018 sono state registrate 98.030 operazioni sospette di riciclaggio, corruzione o finanziamento di terrorismo con un aumento del 4,5% rispetto al 2017. Una maggiore concentrazione è stata rilevata nel centro Nord dove le economie offrono maggiori opportunità per l’infiltrazione di capitali illeciti, come chiarisce uno studio della Uif stessa. In particolar modo l’uso del contante resta un rischio per il riciclaggio ed altre operazioni illegali.