Alibaba: grande debutto alla borsa di Hong Kong
Il colosso cinese dell’e – commerce: Alibaba, fondato da Jack Ma ed oggi guidato dall’amministratore delegato Daniel Zhang Yong, nella sua prima giornata di contrattazioni sul mercato asiatico (seconda piazza dopo Wall Street) ha chiuso con un rialzo del 6,59%, dai 176 dollari di Hong Kong del prezzo di collocamento a 187,60 dollari, con un picco di 19,5 dollari.
Il gruppo di Hangzhou ha emesso per l’Ipo secondaria su Hong Kong per un totale di 500 milioni di azioni ordinarie, più altri 75 milioni di opzioni greenshoe da esercitare entro 30 giorni dall’inizio delle contrattazioni: con il primo passaggio la raccolta si è attestata a 11,3 miliardi di dollari, mentre col secondo potrebbe salire a 12,9 miliardi.
L’obiettivo dichiarato è raccogliere 10 miliardi di euro e l’operazione è stata descritta come la maggiore a Hong Kong degli ultimi nove anni.
Hong Kong, Cina e USA: NO al Democracy Act
Il viceministro degli Esteri cinese Zhemg Zeguang ha convocato l’ambasciatore Usa a Pechino, Terry Branstad, per chiedere che gli Stati Uniti ritirino la legislazione a sostegno del movimento democratico di Hong Kong nota come “Hong Kong Human Rights and Democracy Act of 2019”. La normativa a favore del movimento pro-democrazia dell’ex colonia, approvata dal Congresso e in attesa della firma di Trump per l’efficacia.
Il ministero in una nota ha affermato che la legislazione “interferisce sfacciatamente negli affari interni della Cina” e “permette e sostiene il comportamento criminale violento da parte delle forze anti-Cina”. Il ministero degli Esteri cinese ha esortato gli Stati Uniti a “correggere immediatamente i propri errori, impedire che il disegno di legge relativo a Hong Kong diventi effettivo e fermare qualsiasi parola e azione che interferisca negli affari di Hong Kong e negli affari interni della Cina”. “Altrimenti, l’America dovrà sopportare tutte le conseguenze”.
Albania colpita da terremoto di magnitudo 6.5
Nella notte tra il 25 ed il 26 novembre una scossa di terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito la costa settentrionale dell’Albania. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia italiano, l’epicentro è stato localizzato tra Shijak e Durazzo. Il forte sisma è stato sentito anche in Italia: in Puglia, in Basilicata, in Campania e in Abruzzo. L’Istituto sismologico albanese riferisce di circa 50 repliche di magnitudo tra 4.2 e 5.4 seguite alla forte scossa della notte, mentre il ministro della Difesa albanese, Olta Xhacka ha parlato di oltre 100 scosse di assestamento. I media locali riferiscono che in diverse città è saltata la corrente e i soccorritori sono al lavoro per segnalazioni di edifici crollati, finora sono almeno 16 le persone che hanno perso la vita, mentre le operazioni di soccorso hanno portato all’estrazione dalle macerie di 42 persone, sopravvissute al crollo di alcuni palazzi.
Il premier italiano Giuseppe Conte ed il premier greco Mitzotakis hanno inviato aerei con squadre di soccorso per portare i primi aiuti alla popolazione.