Brexit: l’accordo è legge
L’accordo sulla Brexit raggiunto dal primo ministro Boris Johnson è da oggi legge nel Regno Unito. La regina Elisabetta II ha apposto la sua firma (Royal Assent) al testo dello European Union Withdrawal Agreement Act che ieri ha concluso l’iter di ratifica a Westminster. Manca solo ratifica da parte dell’Europarlamento per la quale non si prevedono impedimenti.
Tre anni e sette mesi dopo il referendum sull’uscita dall’UE, il 31 gennaio si concretizzerà il divorzio tra il Regno Unito e l’Unione Europea. Dal giorno successivo inizierà poi il periodo di transizione che durerà per l’intero 2020, entro il quale Londra e Bruxelles dovranno negoziare un nuovo accordo commerciale.
Davos: Giuseppe Conte assente
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, atteso nel primo pomeriggio di oggi a Davos, non ha preso parte al Word Economic Forum a causa di impegni di governo che lo hanno trattenuto a Roma. Tra questi impegni potrebbe figurare l’esame del decreto per il taglio del cuneo fiscale; per questa sera è stato infatti convocato un consiglio dei ministri con l’obiettivo di dare un’accelerazione al varo di tale decreto e dare il via libera alle nomine alla guida delle agenzie fiscali.
Russia: la Duma approva il disegno di legge sugli emendamenti costituzionali
La Duma di Stato ha approvato all’unanimità (432 voti favorevoli, nessun voto contrario e nessun astenuto) in prima lettura il disegno di legge sugli emendamenti costituzionali proposto dal presidente Vladimir Putin. Il progetto di legge sarà esaminato in seconda lettura l’11 febbraio e, successivamente, gli emendamenti verranno posti al voto popolare.
Gli emendamenti in questione prevedono: limitazione della priorità del diritto internazionale, maggiori poteri al Parlamento per la nomina del governo, modifica della procedura per la nomina dei capi delle forze armate, modifica della qualifica di residenza per la candidatura a presidente, riduzione mandati del presidente, proibizione di cittadinanza straniera o residenza all’estero per i funzionari federali, nuovi poteri per il Consiglio di Stato che diventa un organo costituzionale e nuovi poteri del Consiglio della Federazione, nuovi poteri e riduzione dei membri della Corte Costituzionale ed infine novità in tema di pensioni e salario minimo.
Bce: tassi di interesse invariati
Il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, riunitosi stamane a Francoforte, ha evidenziato la volontà di attuare un riesame della strategia di politica monetaria ed allo stesso tempo mantenere invariati i tassi di interesse come stabiliti lo scorso 12 settembre dal Quantitative Easing 2.
A questo proposito il tasso di finanziamento rimane a zero, il tasso di interesse sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a – 0,50%. Lo stesso Consiglio direttivo si aspetta che i tassi si mantengano a livelli pari o inferiori a quelli attuali finché l’inflazione non raggiungerà un livello prossimo ma inferiore al 2%.
In una nota l’Eurotower ha comunicato che il Consiglio direttivo ha avviato oggi stesso un riesame della strategia di politica monetaria adottata nel 2003, si tratta di una valutazione che includerà “la formulazione quantitativa della stabilità dei prezzi, gli strumenti di politica monetaria, l’analisi economica e monetaria e le prassi di comunicazione” si sottolinea inoltre come “in questo processo saranno considerati altri aspetti quali la stabilità finanziaria, l’occupazione e la sostenibilità ambientale. I processo si dovrebbe concludere con la fine del 2020”.