Il mercato globale dell’acqua da bere, secondo le stime di Statista e Research and Markets, raggiungerà un giro d’affari superiore ai 400 miliardi di dollari nel 2026. Nel 2021 per Statista il settore vale 299,6 miliardi di dollari, in crescita del 15,6% rispetto al 2020 e del 7,6% rispetto al 2019. L’Italia, secondo maggiore esportatore globale di acque destinate al consumo, sta beneficiando in modo particolare di questa tendenza, con le vendite all’estero aumentate del 101% dal 2010 al 2019. Questo rende l’acqua il secondo prodotto alimentare italiano con le esportazioni in più rapida crescita, con risultati migliori nello stesso periodo registrati solo dal caffè, con il +119%.
Le cause della crescita
Alla base della crescita del settore c’è soprattutto una maggiore attenzione alla salute nel mondo. Da una parte, con riferimento soprattutto agli Stati Uniti, sempre più persone iniziano a preferire l’acqua alle bevande zuccherate. Dall’altra, soprattutto in Asia Pacifica, è cresciuta la consapevolezza sulle malattie che si rischiano bevendo acqua non controllata e potenzialmente contaminata.
I maggiori esportatori globali
Il primo esportatore al mondo di acqua è la Francia, che nel 2020 ha ricavato 747 milioni di dollari dal mercato estero, seguita dall’Italia, con 618 milioni, e dal Belgio, con 158,8 milioni. Dal Belgio, tuttavia, vengono vendute quasi solo marche provenienti da produttori francesi, rendendolo, quindi, quasi un’estensione del mercato francese. Al quarto e quinto posto, invece, si trovano due piccoli Paesi per i quali il settore rappresenta una grossa fetta del PIL, ovvero le Fiji, con 138,8 milioni di dollari nel 2019, e la Georgia, con 115,6 milioni.
I maggiori importatori
I primi importatori di acqua sono gli Stati Uniti, con 528 milioni di dollari nel 2020, che mostrano una forte tendenza di crescita della domanda. Dal 2014 al 2019 l’import negli USA è aumentato con una media del 13,1% l’anno ed anche nel 2020, con la pandemia, si è registrato un +6,8%. Dal 2021 al 2026, secondo Statista, la crescita annua media nel Paese sarà del 7,5%. Il secondo maggior importatore è il Belgio, pur essendo anche fra i maggiori esportatori, con 220 milioni di dollari, seguito dalla Germania, con 197 milioni.
Le quote di mercato dell’acqua italiana
Le acque italiane hanno un notevole successo nel mondo, per la loro qualità e, in parte, grazie all’immagine positiva del Made in Italy. Le aziende della Penisola, secondo l’analisi di Nomisma, riscuotono successo soprattutto in Francia. Nonostante il Paese sia il primo esportatore, i brand italiani rappresentano l’84% del mercato interno. Considerando gli USA, ovvero i maggiori importatori globali, la quota di mercato italiana è del 41%, quasi la metà. L’acqua italiana è molto apprezzata anche in Australia, dove rappresenta il 65% del totale venduto nel Paese.