Partendo dal concetto di obbligazione e di bond si è passati a strumenti finanziari via via più complessi. Vale la pena cercare di razionalizzare il tutto classificando i vari tipi di obbligazioni. Per fare ciò è utile osservare come variano le caratteristiche di maturità e tasso d’interesse tra i vari bond sul mercato.
Obbligazioni a tasso fisso e a tasso variabile
Guardando al tasso d’interesse si hanno due categorie: obbligazioni a tasso fisso e obbligazioni a tasso variabile.
Nel primo caso il tasso d’interesse è fissato prima dell’emissione e iscritto nel documento obbligazionario. Chi detiene l’obbligazione riceverà la stessa quota d’interessi (la stessa cedola) ad ogni scadenza indicata nel titolo obbligazionario.
Nel secondo caso, il tasso d’interesse può variare durante la vita dell’obbligazione. Allora, il valore del tasso dipenderà dall’andamento di altri tassi o di prezzi di altri asset che fungono da parametro di riferimento.
Esempio di obbligazione a tasso variabile
Per esempio, esistono Titoli di Stato (come i BTP indicizzati) il cui tasso d’interesse dipende dall’andamento dell’Indice dei Prezzi al Consumo, ossia dal livello dell’inflazione. L’aumento generale dei prezzi eroderebbe il potere d’acquisto di chi presta soldi oggi (comprando un’obbligazione) in cambio della promessa di ricevere più soldi un domani (a scadenza). Per evitare la spiacevole svalutazione del proprio capitale, è possibile comprare titoli indicizzati all’inflazione che, almeno in teoria, dovrebbero mantenere il potere d’acquisto dell’acquirente intatto nel tempo.
Obbligazioni Zero Coupon
Considerando la struttura delle scadenze dei bond, le tipologie cambiano in base alla presenza o meno di cedole e della scadenza finale per il rimborso del capitale. L’esempio più semplice è lo Zero-Coupon Bond, ossia un’obbligazione senza cedola. L’emittente che riceve il capitale si impegna a restituirlo alla scadenza finale (maturità dello ZCB), aggiungendo gli interessi maturati.
Rendita Perpetua
Se invece viene a mancare la scadenza ultima, si parla di rendita perpetua. A scadenze regolari il sottoscrittore (o il detentore del bond) riceverà una cedola. La particolarità è data dal non ricevere un rimborso finale del capitale, ma continuando a ricevere lo stesso ammontare di interessi nel tempo. Sebbene possa sembrare un investimento negativo perché non si riceve il rimborso finale, la perpetuità dei pagamenti lo rende profittevole. In ogni caso è molto raro imbattersi in questo genere di investimenti ad oggi.
Infine, attraverso le obbligazioni “callable” è possibile, per l’emittente, rimborsare il capitale prima della scadenza effettiva dell’obbligazione, di fatto risolvendo il contratto prima del tempo.