Con questa frase il senatore statunitense repubblicano Tom Cotton ha commentato la decisione del Regno Unito di aprire in parte le porte a Huawei per l’appalto del 5G:
<<Permettere a Huawei di costruire le reti 5G per il Regno Unito oggi è come permettere al KGB di costruire la propria rete telefonica durante la Guerra Fredda>>.
Con 5G ci si riferisce alle tecnologie telefoniche e per la connessione a internet di quinta generazione, nel 2020 le più avanzate. La decisione di Londra di assegnare tale progetto a Huawei rappresenta un punto di rottura con Washington. Questo rischia di causare ripercussioni negative sull’accordo di libero scambio con gli USA, che Boris Johnson intende concludere entro fine 2020.
L’accordo
Il Regno Unito ha garantito che Huawei non avrà alcun coinvolgimento nella così detta Infrastruttura Nazionale Critica, ma si occuperà solo della realizzazione delle infrastrutture 5G nella Rete Periferica, con un limite del 35% di quote di mercato. Tuttavia, Washington è contro qualsiasi apertura all’azienda cinese. Il timore del governo statunitense è che Huawei sfrutti l’occasione per creare delle falle nel sistema informatico britannico, rendendo possibile per Pechino sottrarre informazioni sensibili.
Le ragioni della scelta
Sebbene lo stesso Regno Unito abbia definito Huawei un venditore ad alto rischio, la possibilità di avere un livello di tecnologia tanto avanzato ad un prezzo basso ha vinto le preoccupazioni circa possibili violazioni della privacy e furti d’informazioni riservate. Infatti, la nuova tecnologia 5G si baserà sull’infrastruttura, già di Huawei, in uso per il 4G ed usata dagli operatori UK, quali Vodafone e BT. Sostituire tutto avrebbe un costo che né la Gran Bretagna né gli operatori sarebbero in grado di sostenere senza avere problemi.
Solo nel 2018, Huawei ha speso oltre 15 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, più di Nokia ed Ericsson messi insieme. Non è dunque una sorpresa se lo scorso anno i suoi telefoni 5G sono risultati i più venduti a livello globale, superando gli iPhone di casa Apple.
Il fallimento statunitense
Fra le principali motivazioni che hanno portato alla chiusura dell’accordo fra Regno Unito e Huawei vi è la mancata capacità degli Stati Uniti nel fornire una valida alternativa. A seguito del Telecommunication Act del 1996, infatti, il governo USA ha permesso l’ingresso di nuovi attori nel mercato, andando ad indebolire importanti aziende come Lucent Technologies. Dati i ridotti margini, queste aziende decisero di investire in mercati a più alto potenziale, come anche la Cina. Tuttavia, il governo cinese impose a tutte le aziende estere la condivisione del loro know-how come prezzo per poter lavorare sul loro territorio. Inoltre, il fallimento di alcune di queste, causò la migrazione di dipendenti chiave verso imprese come Huawei, che ebbero così la possibilità di crescere in tempi molto rapidi.
Nel 2020, Huawei è sempre più un’azienda chiave per il suo settore, con la chiusura di oltre 60 contratti con operatori di tutto il mondo per la costruzione di nuove infrastrutture 5G.