Entra in vigore oggi, 14 Settembre, la nuova direttiva Psd2 che cambia decisamente il mondo bancario, costringendo anche le banche che hanno perso il treno della prima innovazione ad adeguarsi ai nuovi standard del cosiddetto Open Banking.
Un primo punto di questa riforma obbliga le banche ad essere aperte, da qui il nome “open”, a servizi terzi che possano aiutare il risparmiatore, previo consenso, ad utilizzare in modo più efficiente il proprio denaro.
Questi servizi terzi si possono raggruppare in 3 categorie:
• AISP: servizi che, utilizzando i dati dei nostri conti correnti bancari, ci aiuteranno ad avere un quadro generale delle nostre finanze e ci aiuteranno, fornendoci indici di efficienza, ad utilizzare meglio il nostro denaro.
• PISP: società intermediarie che ci permetteranno di pagare l’e-commerce senza dover inserire i dati della carta
• CISP: soggetti che emettono carte di pagamento direttamente collegate ai nostri conti correnti, anche se aperti in altre banche.
Un altro punto che la riforma va a toccare è la sicurezza del risparmiatore: le innovazioni precedenti e le banche sempre più cloud-based portano ad una necessità di maggiore sicurezza per il cliente, con un rischio sempre maggiore di un possibile attacco hacker.
Questa riforma porta con sé quindi nuove norme a tutela del cliente, la sicurezza dei conti online ora si baserà su almeno due di questi tre principi fondamentali:
• Possesso di uno strumento che possiede solo il cliente.
• Conoscenza di un PIN o una password.
• Inerenza, ovvero il riconoscimento biometrico.
Il mondo del fintech si sta muovendo sempre più velocemente e anche le banche più tradizionali ora dovranno adattarsi.