“La prima regola: non perdere denaro. La seconda : non dimenticare mai la prima.“ Warren Buffett nel libro “I segreti di Warren Buffett. Come avere successo negli affari evitando le trappole del mercato”
I costi sono uno degli aspetti più importanti da prendere in considerazione quando si decide di investire del denaro. Come ci insegna Warren Buffett, la prima regola per fare soldi è non perderli, quindi, generalmente, maggiore è il costo per mantenere il nostro investimento, minore sarà il guadagno. In una situazione di crisi, alti costi possono anche rendere difficile recuperare le eventuali perdite. Un buon portafoglio di investimenti deve avere dei costi contenuti; non è per niente detto che al crescere dei costi cresca anche la qualità o l’affidabilità dell’investimento.
Qualsiasi consulente indipendente o qualsiasi società di gestione del risparmio può dire a parole di essere trasparente sui costi dei propri portafogli, ma questo non basta. I dati riguardanti i costi degli investimenti sono scritti nel contratto da firmare al momento dell’apertura del conto, però questo genere di informazioni sono difficili da comprendere e di solito sono due o tre pagine su un opuscolo di ottanta, sempre che non siano nelle note a piè pagina.
La soluzione migliore per capire quanto stai pagando per i tuoi investimenti è scaricare, o farti recapitare, il rendiconto di gestione. Questo naturalmente vale se sei già cliente di un professionista o di una azienda. Nel caso tu non lo sia ancora, devi chiedere espressamente all’operatore di indicarti i costi complessivi annui dell’insieme di investimenti che ti viene proposto. Quando ti verrà proposto un portafoglio di investimento, dovrai chiedere al consulente di indicarti il TER (Total Expense Ratio), che include tutti i costi e le commissioni dei tuoi investimenti. Un TER dell’1,5% può essere considerato buono, ma tieni sempre conto che può essere influenzato dal tipo di prodotti presenti nel tuo portafoglio, che possono essere più o meno costosi (ad esempio i fondi azionari sono più costosi degli obbligazionari).